«Assolombarda lavorerà perché l’ltalia tenga la barra dritta sull’Europa». Lo ha detto il neoeletto presidente di Assolombarda, Carlo Bonomi,che critica protezionismo e populismi: «Non dobbiamo abbandonare l’Europa ma lavorare perché l’Europa cambi e faccia le politiche che servono a imprese e cittadini». La questione settentrionale è uscita dai radar politici da parecchio tempo e persino chi ne deteneva il copyright, la Lega Nord, nella versione lepenista di Matteo Salvini l’ha riposta nel cassetto. A rimetterla in circolo, all’improvviso, è stato ieri Carlo Bonomi che, al debutto da presidente dell’Assolombarda, ha scandito che la sua organizzazione «si farà promotrice di una serie di iniziative volte a ridisegnare visione capacità di proposta, incisività nell’agenda pubblica, in modo più adeguato alle nuove specificità che la questione settentrionale pone come sfida alle nostre imprese». Vincenzo Boccia, presidente di Confindustria: «Ci aspettiamo che la stagione riformista del governo Gentiloni non arretri ma vada avanti». Il ministro dello Sviluppo economico, Carlo Calenda: «dobbiamo fare una finanziaria seria, che non sarà lacrime e sangue, ma che indirizzerà le risorse verso la continuazione di un percorso. Bisogna rafforzare Industria 4.0, il che non significa che tutti gli incentivi saranno confermati, non funziona così altrimenti sarebbero tagli fiscali permanenti».