L’Associazione di Palazzo Partanna di Napoli-Sezione Turismo e Federterme Confindustria esprimono forte perplessità sul progetto “Serrara Fontana” della società Ischia Geotermia, che prevede lo sfruttamento delle acque dell’isola a fini geotermici per la produzione di energia e la cui Valutazione di impatto ambientale è in corso di approvazione presso il Ministero dell’Ambiente.

Il perché è presto spiegato.

L’offerta turistica dell’isola d’Ischia trova suo fondamento e leva competitiva di distinzione nella tradizione millenaria dello sfruttamento delle acque termali, famose nel mondo per quantità e diversificazione.

In un contesto in cui l’offerta turistica diventa sempre più vasta ed articolata, le unicità naturali rappresentano quindi le fondamenta su cui basare azioni di marketing, e sono un tesoro da valorizzare, anziché da depauperare.

Autorevoli voci, Presidente del Consiglio incluso, affermano inoltre che il Sud deve ripartire dal turismo.

L’economia dell’isola di Ischia si basa appunto sul turismo. Ma il progetto “Serrara Fontana” non è in grado di determinare in maniera scientifica come si modificherebbero le caratteristiche fisiche delle acque dopo lo sfruttamento a fini geotermici e prima dell’uso termale.

Non esiste quindi alcuna certezza che possa essere salvaguardato il loro utilizzo tradizionale, e non è pertanto possibile prevedere le conseguenze sull’economia turistica dell’isola.

Ignorare questo aspetto significa mancare di lungimiranza. E’ necessario quindi analizzare le conseguenze del progetto con la massima prudenza e procedere con gli adeguati approfondimenti scientifici.

Così come è opportuno un confronto con gli operatori economici dell’isola per valutare in maniera corretta l’impatto sull’economia del territorio.