Quattro siti considerati legati al Cremlino avrebbero orchestrato una campagna diffamatoria del vaccino Pfizer e degli altri principali vaccini usati nei Paesi occidentali. Lo afferma il Wall Street Journal, citando
funzionari del governo Usa come fonti. Inoltre, secondo il quotidiano finanziario, negli ultimi mesi diverse organizzazioni legate al governo russo hanno messo in dubbio l’efficacia e la sicurezza del vaccino Pfizer attraverso una tempesta di Tweet. Un portavoce del Cremlino smentisce, affermando che se anche la Russia dovesse considerare le critiche al suo vaccino Sputnik V come frutto di un lavoro dell’intelligence americana ci sarebbe da diventar matti per l’enorme quantità di critiche che compaiono ogni giorno nei media anglosassoni.
