In Molise, nel “paese che si muove” (a causa dei continui smottamenti della collina tufacea su cui è adagiato il comune), si torna indietro nel tempo, precisamente a quell’era borbonica, guidata dall’allora Re bomba, Ferdinando II di Borbone. Castellino del Biferno, piccolo paese di appena 500anime,era sede di un Duca, quando l’intero contado del Molise rientrava nella topografia del Regno delle due Sicilie.
L’attuale primo cittadino, Enrico Fratangelo, neoborbonico e nostalgico della monarchia meridionalista, è come Ferdinando II, ha idee vincenti e ne scova sempre una più del diavolo. Scomodo per qualcuno, che prova a piegarlo, il sindaco “ribelle” va per la sua strada. A supportare le sue iniziative, c’è sempre l’amministrazione comunale, anche quando la Prefettura di Campobasso lo diffida, perché gli atti del Comune, unitamente allo stemma dell’Ex Regno borbonico delle Due Sicilie, adottano la dicitura «Comune del Florido e pacifico ex Regno di Napoli. Contado del Molise, terra di lavoroe di Patrioti chiamati Briganti. Dal 1861 terra di disoccupazione ed emigrazione».
Per il sindaco suddista è un richiamo storico e di identità culturale che appartiene al Sud d’Italia. Non è certa- mente la barba o la corporatura che lo fanno somigliare a Ferdinando II, quanto invece le sue proposte, uniche e originali. Dopo12 anni di tentativi e non senza ostacoli, conia la prima moneta complementare. Neanche a dirlo, il suo nome di battesimo
non poteva non essere il “ducato”.
I tagli in circolazione sono monete in metallo da 50centesimi,1 e 2 ducati e banconote da 20 e 50 e ora persino 100ducati.Ogni banconota,plastificata, riporta un santo protettore, ma su tutte ritorna il motto meridionalista.
E dopo i ducati con le effigi cristiane e con il mezzobusto del sindaco, spuntano ora le banconote con il volto del Pibe de Oro. In circolazione, da qualche giorno, la moneta da due ducati, la D10S. Un omaggio a Maradona.