di Luca De Sanctis – Blogger – Roma
Prof. Musacchio in questo momento storico cosa si sta facendo in Italia nella lotta alla mafia? Molto molto poco. Il problema più grave è che alle dichiarazioni sempre più spesso non seguono i fatti. E’ necessario, invece, dare risposte efficaci e concrete e questo, a quanto sembra, purtroppo non sta affatto accadendo.
Cosa serve allora ?
Riempire di concretezza due vocaboli: informazione e consapevolezza. Il problema è che oggi queste due parole sono vuote. Nessuno vole informarsi ed essere consapevole perchè questo porterebbe il soggetto a sentirsi coinvolto in tutto questo.
E quindi?
Si rischia di svuotare tutto ciò che è stato fatto e proposto negli anni passati. Serve un maggior interesse da parte di tutti. La prima grande azione riformatrice è quella di risvegliare le nostre coscienze. Serve un risveglio morale, culturale e sociale, perché abbiamo troppi cittadini dormienti .
Cosa dire dei politici?
Ci sono troppi sotterfugi che alla fine sviliscono gli intenti positivi di chi vuole investire in legalità. Corruzione e mafia stanno diventando sempre di più facce della stessa medaglia. La criminalità organizzata ormai è radicata in tutto il Paese. Non è un caso che Milano sia la terza realtà d’Italia per beni confiscati. Fino a quando nelle grandi opere pubbliche saranno presenti le mafie, la politica non sarà mai degna del proprio ruolo originario: il bene comune.
In fondo se i politici sono corrotti, c’è qualche cittadino che li corrompe?
Ovviamente si. La responsabilità non è solo dei politici. Le mafie riescono a fare poco se non trovano dei professionisti che li guidino. Hanno bisogno di imprenditori, commercialisti, notai, avvocati, che si rendono loro complici affinchè la propria forza sia sempre più consolidata. I mafiosi per raggiungere il loro obiettivo hanno bisogno della politica.
Ma cosa fare in concreto allora?
Serve davvero una nuova volontà politica pulita e trasparente. Occorre ripristinare il senso ed il rispetto della legge e soprattutto serve cultura e nuove politiche sociali, perché la mafia prospera dove vi è mancanza di lavoro ed ignoranza. Non dimentichiamoci che abbiamo il triste primato in Europa di avere la più alta dispersione scolastica con un altissimo tasso di analfabetismo. Se non si agisce su questi settori presto e in concreto tutto si ridurrà ancora una volta a semplici chiacchiere da bar.