di NADIA PEDICINO
Disagi per gli automobilisti che in questi giorni si mettono in viaggio, infatti è in corso lo sciopero dei benzinai sulla rete autostradale iniziato alla mezzanotte di ieri 30 marzo, l’agitazione continuerà fino alla mezzanotte di domani mercoledì primo aprile.
“E’ iniziato come previsto e proseguirà per 48 ore, lo sciopero nazionale già proclamato dalle Organizzazioni di categoria dei gestori delle aree di servizio autostradali, Faib Confesercenti, Fegica Cisl ed Anisa Confcommercio”, si legge in una nota. “L’iniziativa, che fa seguito a quella già effettuata il 4 e 5 marzo scorso, viene attuata a sostegno della vertenza aperta dalla categoria contro i privilegi e le rendite di posizione assicurate ai concessionari autostradali (pedaggi e royalty) e per ottenere l’abbattimento dei prezzi dei carburanti e la tutela del servizio pubblico”. Con il medesimo obiettivo, questa mattina i legali di Faib, Fegica e Anisa hanno depositato presso il TAR del Lazio il ricorso teso ad impugnare l’Atto di indirizzo firmato il 29 gennaio di quest’anno dai Ministri Lupi e Guidi, continua la nota.
Oggi 31 marzo, alle ore 17.30, nel pieno del primo dei due giorni di sciopero previsti, le Organizzazioni di categoria risponderanno alla convocazione del Ministero dello sviluppo economico giunta alla fine della scorsa settimana.
E intanto i prezzi dei carburanti aumentano. Sul territorio, in base all’elaborazione di Quotidiano Energia dei dati comunicati dai gestori all’Osservaprezzi carburanti del Ministero sviluppo economico, il prezzo medio nazionale praticato in modalità self della benzina oscilla, a seconda dei diversi marchi, da 1,574 a 1,599 euro/litro. Per il diesel si registrano prezzi medi che passano da 1,435 a 1,452 euro/litro. Quanto invece al servito, per la verde i prezzi medi nazionali praticati sugli impianti colorati vanno da 1,629 a 1,726 euro/litro, il diesel da 1,487 a 1,578 euro/litro e il Gpl da 0,629 a 0,660 euro/litro.