La mancata corrispondenza tra domanda e offerta sul mercato del lavoro, denunciata a più riprese dalle imprese, comincia ad assumere dimensioni preoccupanti. Nel primo trimestre, da Milano a Palermo, le aziende offriranno oltre 1,1 milioni di opportunità lavorative, il 30,6% delle quali 355mila posizioni – potrebbero rimanere vacanti per mancanza di profili adatti. Secondo i dati di Unioncamere Excelsior, tra i giovani il mismatch è ancora più alto e raggiunge picchi del 65%, specie per specialisti in scienze informatiche, fisica e chimica, mentre sono praticamente introvabili tecnici, diplomati e Its e laureati nelle discipline «Stem». Tra le nuove professioni, legate soprattutto all’innovazione e al 4.0, sono richiestissimi tra gli altri data scientist e data analyst, ingegneri con preparazione digitale, operai specializzati, chimici ed esperti in marketing