Aiutare chi fa impresa a non abbandonare i territori martoriati dalle due scosse che hanno colpito il centro Italia il 24 agosto e poi il 30 ottobre. Convincendo anche nuovi investitori a scommettere sulla rinascita di queste zone, perché rimettere in piedi le attività produttive e quindi l’economia è l’unica strada percorribile per fermare il rischio della desertificazione. Uno spettro, questo, che si esorcizza solo con misure concrete capaci di incentivare gli investimenti. Tra tutte la previsione di una no tax area che duri almeno 3-5 anni che premi chi decida di ricostruire qui il proprio capannone o di aprire un nuovo sito produttivo: lo chiedono praticamente con una sola voce imprenditori del posto e i sindaci che rappresentano i comuni più colpiti. (Perché casa, scuola e impresa rappresentano l’unico trinomio possibile per la ricostruzione e per dare una speranza di futuro ai 30mila che hanno lasciato le loro abitazioni).