Al 31 dicembre 2011, sul territorio siciliano si contano 705 istituzioni pubbliche, il 24,6% in meno rispetto alla precedente rilevazione del 2001. Emerge dal nono Censimento generale dell’industria e dei servizi e dal Censimento delle istituzioni non profit, presentati oggi in una sintesi regionale nel corso di un convegno organizzato da Istat e Unioncamere ad Agrigento. La riduzione e’ legata a una serie di interventi normativi e di processi di razionalizzazione, che hanno portato negli anni alla trasformazione di alcuni enti da soggetti di diritto pubblico a soggetti di diritto privato e all’accorpamento tra istituzioni diverse. Nel 2011 i dipendenti attivi nelle circa 9.000 unita’ locali della regione sono oltre 276.000, al netto dei militari e delle forze di polizia, 29.000 meno del 2001. Nelle unita’ locali dell’amministrazione dello Stato (comprese le scuole) gli addetti diminuiscono del 18,9%. Tra le amministrazioni locali, sono le altre istituzioni pubbliche (Camere di Commercio, Ordini e collegi professionali, Universita’ ed enti di ricerca) ad avere accusato la piu’ forte contrazione del numero di addetti (-24,4%) mentre per le Aziende ed enti del servizio sanitario nazionale la flessione e’ notevolmente piu’ contenuta (-3%). I Comuni, la Regione e le Province, invece, nel decennio hanno aumentato i loro addetti (+11,1% i primi, +10,0% la seconda e +8,1% le terze).