Il mare continua a mietere vittime. Un’altra imbarcazione – con oltre 400 persone a bordo, secondo le prime notizie – è affondata al largo delle coste libiche, all’indomani del naufragio di un barcone con un bilancio di almeno 40 morti. Gli uomini della Guardia Costiera avrebbero già messo in salvo circa 200 migranti, ma diversi corpi esanimi sono stati recuperati dal mare. Le autorità marittime italiane sono state allertate dall’equipaggio di un rimorchiatore al servizio di alcune piattaforme petrolifere che si trovano a 50 miglia dalle coste della Libia e a 100 miglia da Lampedusa.
Alcune navi dell’operazione “Mare Nostrum” stanno giungendo sul posto della tragedia: si tratta della fregata Grecale e del pattugliatore Sirio della Marina Militare, mentre l’elicottero del Grecale è decollato per recarsi nel più breve tempo possibile sul luogo del naufragio per dare assistenza. Anche alcuni mercantili in transito nella zona starebbero collaborando con i soccorritori. Questa mattina 61 minori somali sono stati sbarcati a Porto Empedocle da una nave della Marina militare, mentre ieri oltre 400 immigrati hanno raggiunto Trapani.
Sempre nei giorni scorsi circa 400 profughi siriani sono riusciti a raggiungere Taranto, e sono stati ospitati in ex scuola Martellotta, tra le proteste (prima) e la gara di solidarietà (poi) degli abitanti della zona, bambini in testa.