Altri sei scafisti sono stati arrestati nell’ambito dell’operazione Mare Nostrum. Una prima operazione ha visto protagonista la squadra mobile di Palermo, che ha fermato due scafisti di nazionalità egiziana, in relazione allo sbarco di migranti effettuato dal pattugliatore Sirio della Marina militare lo scorso 2 maggio nel capoluogo siciliano. Per i due uomini l’accusa è di favoreggiamento dell’immigrazione clandestina. Entrambi avevano cercato di nascondersi tra i clandestini ma, in base ai racconti dei migranti, è emerso che erano proprio i due ad aver pilotato il barcone durante la traversata.
Altri quattro scafisti di nazionalità magrebina, tunisina e marocchina sono stati arrestati dagli agenti della squadra mobile di Catania, per favoreggiamento dell’immigrazione clandestina, omicidio plurimo e naufragio a seguito dell’evento del 12 maggio scorso. Dalle prime indagini è emerso che i responsabili della tragedia avrebbero causato un’avaria all’imbarcazione su cui viaggiavano oltre 200 migranti, causando il naufragio e il decesso di 17 persone, comprese due bambine e alcune donne. Dall’inizio dell’operazione Mare Nostrum, il 13 ottobre 2013, gli scafisti consegnati alla giustizia sono stati in totale oltre 200, di cui 137 direttamente dal personale della Marina Militare. Sono 43.422 i migranti portati in salvo.