La riunione al Viminale, scrive Fiorenza Sarzanini sul Corriere della Sera, ha inizio mentre arriva la notizia del sequestro del peschereccio di Mazara del Vallo da parte di un gruppo di libici. Tanto basta per avere la percezione che la minaccia ha ormai raggiunto un livello di estremo pericolo. Dunque, per convincere gli alti funzionari di polizia che coordinano gli interventi in mare sulla necessità di chiedere di considerare «atto di pirateria» tutte le aggressioni ai mezzi navali impegnati nel Mediterraneo. Un livello di risposta più alto di quello attuale, ritenuto indispensabile dopo i colpi di fucile sparati dagli scafisti per riprendersi i barconi con i quali avevano trasportato i migranti verso l’Italia. E dopo l’episodio di ieri, con gli italiani sequestrati e trasferiti al largo di Misurata, in Libia, e gli incursori della Marina militare autorizzati a intervenire per riportarli in Italia. Al Viminale è ormai massima emergenza: gli arrivi dell’ultima settimana hanno superato quota 11.500 con una media di 1.500 persone al giorno