Dinanzi alle difficoltà o soccombi e muori, o combatti e riparti. L’avevamo detto. Sarebbero nati nuovi lavori. E così è nato anche il Covid Traveller. Ci si inventa, si crea, ci si ingegna. Lui è Stefano De Longhi, 43 anni, di Silea, nel trevigiano. Consulente in ambito fiscale e finanziario, ora di professione fa il Covid Traveller. È il piccione viaggiatore per l’emergenza covid. Se hai paura di viaggiare, se hai paura di contrarre il virus, tranquillo ci pensa lui. «Se hai paura di rientrare con il covid e contagiare la tua famiglia – spiega De Longhi nel suo video di presentazione – se hai paura di perdere opportunità di lavoro, di business, io sono la soluzione. Viaggio io per te, io sarò il tuo viaggiatore. Mi assumo la responsabilità di viaggiare per te e di rischiare la mia stessa vita. In qualsiasi Paese dove tu mi voglia mandare».
Parte (e lavora) al posto dell’imprenditore Stefano De Longhi ha aperto anche un sito: «La quarantena? A carico mio» apre il suo sito www.covidtraveller.it dove De Longhi spiega i servizi che offre, i paesi dove può andare Brasile, Stati Uniti, Spagna, Francia, Germania, Inghilterra, Repubblica Ceca, Romania, Cina, Giappone… e altri e soprattutto perché ingaggiare un Covid Traveller. «Da febbraio, come tutti – racconta al Giornale – sto osservando questo virus, pensavo passasse e invece durante il lockdown ho capito che non se ne sarebbe andato facilmente. A luglio ho cominciato a pensare a cosa potessi fare per rendermi utile, e siccome per lavoro ho viaggiato in più di cinquanta Paesi, mi sono detto faccio la cosa che più mi riesce: viaggiare. Mi metto a disposizione della comunità per sostituirmi all’imprenditore».