Il rispetto per noi stessi inizia dal rispetto per gli altri e per le cose comuni. Cara Catanzaro si batte da anni per sensibilizzare amministratori e cittadini all’uso di una nuova cultura civica, mediante segnalazioni volte a rimuovere il frutto di comportamenti scorretti ed incivili che incidono sulla qualità della vita di ognuno. E’ fondamentale che tutti comprendano il rispetto del bene e del patrimonio comune e l’unico modo per debellare il fenomeno dell’incuria e delle azioni selvagge è l’immediata bonifica dei siti danneggiati. Non meno importanti sono la prevenzione e repressione di questi fenomeni che spesso sfociano in occupazione abusiva di suolo comunale, abbandono di rifiuti ingombranti e non, abusivismo pubblicitario, scritte murali sui palazzi nel centro storico, installazione di climatizzatori e antenne satellitari che deturpano i palazzi antichi. Il presidente dell’associazione è Claudio Pileggi, da sempre impegnato per il bene ed il rispetto della città.
Cosa è Cara Catanzaro e quando nasce?
Cara Catanzaro nasce nel giugno del 2005 per volontà di un gruppo di amici da sempre innamorati della propria città. Si viveva un’epoca di grande disinteresse della classe politica verso i problemi reali di Catanzaro e la città si era ritrovata praticamente senza una vera e propria guida. Credo si possa davvero affermare che quel periodo fu uno dei peggiori vissuti dal capoluogo dal dopoguerra in poi. Poco dopo, decidemmo di confluire nel movimento civico “Catanzaro nel Cuore”, un vero e proprio “forum” di associazioni che proponeva una lista alle elezioni comunali del 2006 e per cinque anni avemmo la possibilità di fare grandi cose.
Quali gli scopi dell’associazione?
Il nostro statuto recita che il Decoro Urbano rappresenta la vera “mission”,un aspetto sempre colpevolmente trascurato da qualsiasi amministrazione. Siamo convinti invece che siano proprio il decoro e la sicurezza ad offrire la vera immagine di una città. Paradossalmente, una città ordinata, ben curata, che sappia offrire una sensazione di tranquillità sociale e di ordine, offre un ritorno di immagine superiore a qualsiasi grande opera. Purtroppo, nessun amministratore di Catanzaro ha mai capito questo aspetto, e per il decoro non si sono mai investite risorse. Del resto, basta guardarsi in giro per avere testimonianza di ciò.
Quali attività ha finora messo in campo?
Abbiamo iniziato, presentandoci, proprio con l’organizzazione di un convegno su “decoro e sicurezza”, al quale invitammo il Questore, il Comandante regionale dell’Arma e gli assessori competenti. In seguito abbiamo effettuato iniziative di deaffissione di manifesti abusivi, di pulitura dei graffiti dai più importanti palazzi e monumenti della città. Siamo stati sempre attenti osservatori di tutto quanto ruota attorno a questi aspetti ma anche ad altri, con tantissime denunce e segnalazioni tramite comunicati. Abbiamo proposto una “ carta del decoro” all’attuale amministrazione comunale, che è stata recepita dalla stessa ed è inserita nel redigendo PSC (piano strutturale comunale). Attualmente abbiamo trovato un ottimo interlocutore nell’assessore comunale che ha la Delega al decoro urbano, e con la stessa stiamo collaborando su questo aspetto. Stiamo inoltre effettuando, da qualche giorno, una iniziativa di ripulitura dei graffiti dai luoghi più importanti del centro storico, grazie ad uno sponsor che ci ha generosamente offerto i materiali. Una iniziativa che, se supportata, potrebbe offrire un ottimo risultato e dare un aspetto più consono al nostro borgo più antico, che rimane, nonostante i tanti errori architettonici del passato e purtroppo del presente, sempre meraviglioso.
Cosa ti auguri per il suo futuro e quello della città?
Cara Catanzaro avrà un futuro fin quando i suoi componenti avranno gli stimoli giusti. Certo, è davvero scoraggiante a volte avere la sensazione di sbattere contro il classico “muro di gomma”. Quello che mi auguro è quindi che non ci facciano davvero passare la voglia di essere attivi e propositivi. La vera forza di una città non è soltanto basata sulle capacità di chi la amministra, ma anche e soprattutto nella cittadinanza attiva, come il mondo associazionistico. Per la città, mi auguro di conseguenza, che ci sia sempre questo spirito, ma anche che venga davvero amata dai suoi amministratori.