Per il lancio della nuova Panda made in Pomigliano i vertici della Stellantis hanno scelto una data non casuale: il 29 febbraio di 44 anni fa era l’Avvocato Gianni Agnelli a presentare al Presidente Sandro Pertini il primo modello sfornato dalle linee di produzione. Un giorno storico, insomma, per partire con la nuova versione della fortunata vettura che avrà un compito molto difficile: contrastare l’ondata della concorrenza cinese che si fa sempre più vicina. Anche perchè, nelle ultime settimane, si sono intensificati i rumors sull’interesse del colosso di Pechino, Byd, ad entrare nel mercato italiano con un nuovo stabilimento dopo quello che, fra tre anni, marcerà a pieno regime in Ungheria con una produzione annua di 200mila vetture. Fino al 2027, a Pomigliano, si continuerà invece a produrre la Panda, affiancata dalla nuova versione più tecnologica, ribattezzata Pandina.
Ma non basta. Per soddisfare il mercato Stellantis aumenterà la produzione a Pomigliano del 20%, contraddicendo quindi sul campo i rischi di un ridimensionamento della fabbrica ventilati, neanche un mese fa, dall’Ad del gruppo italo-francese, Carlo Tavares. Una battuta nata sull’onda lunga della polemica sull’italianità della multinazionale innescata dalla premier, Giorgia Meloni e rilanciata dal ministro del Made in Italy, Adolfo Urso. Parole che sembrano anni luce dalla conferenza stampa andata in scena ieri a Pomigliano con il Ceo di Fiat, Olivier Francois: “Vogliamo rilanciare la Panda anche fuori dall’Italia. Non c’è un prodotto come questo e non ci sono concorrenti se non asiatici. Mi piace l’idea che la Panda e Pomigliano siano una difesa dell’Europa nel campo delle macchine macchine piccole e ben fatte”. Nel 2023 a Pomigliano dove si producono anche l’Alfa Romeo Tonale e la Dodge Horner la produzione è aumentata del 30% a circa 215mila unità di cui circa 140 mila Panda. A gennaio è terminato l’ultimo contratto di solidarietà e oggi gli oltre 4.300 dipendenti dello stabilimento lavorano a tempo pieno. La decisione di aumentare del 20% la produzione di Panda è legata all’aumento della domanda e all’arrivo dei nuovi incentivi.
“Ringrazio il Ministero del Made in Italy perché il nuovo schema che entrerà in vigore a breve sarà uno stimolo fondamentale per la produzione nei nostri stabilimenti italiani. Non solo Pomigliano e la Panda, ma anche per Mirafiori e la 500 elettrica, con numeri ancora più importanti”, ha detto Francois. “L’estensione della produzione della Panda almeno fino al 2027 è la dimostrazione di un successo del prodotto ma è anche la risposta dello stabilimento e delle sue persone alle sfide della competitività su cui Stellantis è impegnata, ha aggiunto il responsabile delle risorse umane di Stellantis Italia, Giuseppe Manca, che ha incontrato all’interno dello stabilimento le Rsa e le segreterie territoriali e regionali di tutti i sindacati per annunciare le novità sul futuro di Pomigliano. Secondo Manca, “l’incontro è stato molto positivo e costruttivo”.
“Abbiamo particolarmente apprezzato – ha aggiunto – il riconoscimento dello sforzo aziendale in termini di responsabilità sociale. Infatti, oltre a realizzare la piena occupazione dello stabilimento, le iniziative su Pomigliano consentono a un significativo numero di persone provenienti da altre realtà di Stellantis, attualmente impattate dagli effetti della transizione ecologica, di avere comunque una continuità lavorativa”. Soddisfatti i sindacati, che però sottolineano la necessità di introdurre un nuovo modello di massa dopo il 2027 per garantire l’occupazione a Pomigliano. ”Ribadiamo la necessità, come abbiamo chiesto unitariamente, di un incontro alla Presidenza del Consiglio con Stellantis e le organizzazioni sindacali in cui definire un piano strategico che garantisca investimenti in ricerca e sviluppo, progettazione, nuovi modelli per tutti gli stabilimenti e la tutela e rigenerazione dell’occupazione”, scrivono in una nota congiunta i segretari nazionali e territoriali della Fiom-Cgil. Per la Uilm “è saggio da parte di Stellantis puntare non solo su modelli full electric ma anche su motorizzazioni più tradizionali, nonché su modelli più accessibili ai consumatori”.
L’edizione speciale Pandina è dotata di sistemi avanzati di assistenza alla guida (Adas), di un nuovo quadro digitale e di un nuovo volante. La dotazione di serie comprende: la frenata automatica d’emergenza; il mantenimento della carreggiata; il rilevatore di stanchezza. È incluso anche il riconoscimento della segnaletica stradale, che rileva e riconosce i segnali stradali visualizzandoli sul nuovo quadro strumenti digitale da 7 pollici. Presenti anche sensori di parcheggio posteriori, cruise control che mantiene la velocità impostata a partire da 30 km/h e abbaglianti automatici. La maggior parte delle funzionalità è gestita da una telecamera montata sullo specchietto retrovisore interno. La Pandina è inoltre dotata di un touchscreen Radio Dab da 7” con Apple CarPlay e Android Auto. Dal punto di vista del design, Pandina si caratterizza per la fascia della plancia verniciata di bianco, calotte degli specchietti retrovisori gialli e la scritta Pandina sulle modanature laterali.