A Polizzi Generosa, sulle Madonie, il sindaco va al comune anche di domenica, mette da parte la fascia tricolore e Indossa i panni della custode del museo etno-antropologico. Inaugurato una settimana fa, non ci sono dipendenti che possono svolgere i turni nel weekend. Non si puo’ fare… era la laconica risposta dei burocrati, e dopo l’ennesima alzata di spalle, Giuseppe Lo Verde, sindaco di Polizzi Generosa, paese di tremila abitanti nell’entroterra del Palermitano, ha trovato da se’ la soluzione: ieri mattina alle 9.30 ha deciso di aprire lui il museo etno-antropologico inaugurato da appena una settimana.

Il sindaco ha dovuto cambiare mansione per tenerlo aperto, dandosi il cambio con gli assessori della sua giunta, per consentire l’apertura nei giorni festivi. “Quando il paese è visitato dai turisti non abbiamo la materia prima che serve per attirarli. Non ci sono proprio coloro che devono aprire il museo, illustrare e spiegare che cosa stanno vedendo – spiega il sindaco – Io non penso che tanta bellezza e tanta qualità possa rimanere chiusa ai siciliani”.

“Oggi e’ diventato tutto difficile – dice Lo Verde – Parliamo tanto di turismo, ma non si riesce ad avere dipendenti, nemmeno per due giorni alla settimana, per aprire e vigilare su un museo importante. Con la quota cento sono andate via parecchie persone. Recentemente abbiamo stabilizzato 24 precari, che lavorano 4 ore al giorno, ma non ci sono figure con un inquadramento che consenta la copertura dei turni festivi al museo”.

Oltre 400 i pezzi donati al comune dalla famiglia Zafarana che raccontano come era la vita nel Piccolo Borgo nello scorso secolo. Ma proprio nei giorni di maggiore affluenza il nuovo spazio museale rischia di restare chiuso. “Troverò la soluzione, insieme alle associazioni di volontariato, ai cittadini, anche al centro anziani… Chiederò a tutti di contribuire e di farsi tutori di questi di questi beni. E’ un patrimonio prezioso per tutto il Paese. O ci aiutiamo e lo difendiamo o perdiamo tutti”.