Di Laura Bercioux
Il Rione Sanità. Il quartiere costruito da Murat, che diede i natali al Principe Antonio de Curtis, in arte Totò e allo stilista Mario Valentino, dopo dieci anni di lavoro certosino, grazie a don Antonio Loffredo e con i giovani del quartiere, vede la nascita della Fondazione di Comunità San Gennaro, presieduta da Mimmo Jodice: è il frutto di una sinergia tra le diverse realtà operanti da anni nel quartiere.
Il Cardinale Crescenzio Sepe e il Presidente della Fondazione con il Sud, Carlo Borgomeo, l’hanno tenuta a battesimo. In tanti hanno aderito alla neo fondazione: l’associazione Operazione San Gennaro, Caronte, Feudi di San Gregorio, la Fondazione Alberto e Franca Riva, la Fondazione Grimaldi, la Fondazione Pasquale Di Costanzo, la Fondazione Peppino Vismara, l’onlus L’Altra Napoli, la Parrocchia Santa Maria della Sanità, la Parrocchia S. Severo alla Sanità e la Rete San Gennaro, della quale fanno parte gli imprenditori del territorio.
La Fondazione parte con un patrimonio di un milione, di cui 500 mila messi dai soci, l’altra metà dalla Fondazione con il Sud, ai quali va sommato un Fondo derivante da una dotazione di opere d’arte pari a 684 mila euro. Chi lo avrebbe mai detto che un quartiere considerato “off” sia invece diventato un modello di sviluppo economico e una rete. La Fondazione di San Gennaro metterà in sicurezza le realtà che, grazie all’apporto di associazioni e altre fondazioni, si occupano di molte attività: dalla gestione delle catacombe di San Gennaro alla crescita dell’orchestra Sanitansamble; dalla sala d’incisione all’artigianato, dalla tutela di marchi locali al Nuovo Teatro Sanità e all’opera di assistenza per giovani e famiglie del disagio.
Ecco i numeri: 500 mila euro arrivano da parte degli 11 soci, altri 500 mila da parte di Fondazione Con il Sud oltre a una speciale collezione d’arte contemporanea, frutto di doni, valore 684 mila euro. “Abbiamo aperto e fatto vivere gli spazi delle parrocchie. “La Chiesa che abbiamo come modello, afferma don Loffredo è quella del Concilio Vaticano II, quella che si sente realmente e intimamente solidale con il genere umano e la sua storia. La Fondazione San Gennaro mirerà a dotarsi di un patrimonio di 2,5 milioni di euro, che con lo stesso sistema di raddoppio previsto dal bando di Fondazione Con il Sud, diventeranno 5”. Un grande cambiamento che darà lustro al quartiere Sanità, un cammino delle comunità che vi operano raccontate nel libro edito da Mondadori “”Noi, i ragazzi del Rione Sanità”, così come è stato fondamentale il sostegno dell’associazione “L’Altranapoli” di Ernesto Albanese, che ha realizzato da zero recuperi e progetti a scopo sociale.
Un riscatto sociale per la Sanità sostenute anche da fondazioni come come Riva, Grimaldi, Vismara, Di Costanzo, o di aziende come Feudi San Gregorio, o Caronte. Perfino Ferrarelle dedicherà una bottiglia d’autore alla Sanità. Una storia di rinascita come questa ti fa sperare in un’altra Napoli, dove il bene e il male convivono sotto lo stesso cielo, ma stavolta il bene ha vinto e credo abbia strappato un sorriso di soddisfazione al grande Totò.