All’Italia restano da spendere 7.6 miliardi. Deve fare tre volte quello che ha fatto nel 2014 per arrivare al 100% dell’assorbimento dei fondi” europei, del periodo 2007-2013.11 termine ultimo per presentare le fatture è il 31 dicembre 2015. il rischio è perdere una parte dei 28 miliardi di euro che le sono stati destinati per i sette anni. Il commissario Ue per le politiche r-gionali Corina Cretu, si legge sulla Gazzetta del Mezzogiorno, incita “a fare di più e più velocemente” per recuperare il tempo perduto e si dice disponibile “ad aiutare in tutti i modi”.
La media Ue di assorbimento dei fondi è al 78.5%, mentre quella dell’Italia “è al 67,5%” (era al 61.9% il 15 dicembre 2014. e al 59,9% il 3 novembre), spiega Cretu, impegnata a mettere in piedi nuovi strumenti per sostenere il rafforzamento della capacità amministrativa, vero punto debole di molte Regioni italiane, che si trovano a fare i conti con sospensioni e interruzioni dei pagamenti.
Proprio per questo tipo di disfunzione tra Lazio, Abruzzo, Puglia, Calabria ed il programma nazionale Sicurezza per lo sviluppo, i pagamenti bloccati da Bruxelles ammontano a 1,631 miliardi, anche se, evidenzia l’esponente dell’esecutivo comunitario, non appena le autorità di gestione dei programmi si saranno messe in regola, “riprenderemo a pagare, anche retroattivamente” .