Si è formato ben sei milioni di anni fa: per una serie di rari e straordinari eventi geologici come il prosciugarsi del mar Mediterraneo, questo giacimento di salgemma purissimo, a forma di uovo coricato è lungo circa 1 km.
La miniera di salgemma purissimo dove ancora oggi si estrae quella polvere fine e bianchissima che, duemila anni fa valeva come l’oro.
Lo sfruttamento della miniera iniziò del lontano Medioevo intorno al 300 e da lì la sua struttura si modificò nel corso dei secoli a venire. Oggi ben otto livelli, più di 80 km di gallerie scavati nelle profondità più gelide e oscure terra compongono la miniera di Salgemma Italkali di Raffo (frazione del paese di Petralia Soprana) che si trova sulla catena montuosa delle Madonie. Montagne palermitane.
Il salgemma e la sua origine
Viene estratto unicamente da giacimenti saliferi sotterranei, il salgemma è un minerale che si trova quasi sempre sotto forma di banchi estesi che si trovano incorporati nelle rocce di tutte le età geologiche e il loro spessore può variare da poche decine di centimetri a svariate centinaia di metri. Le rocce che lo racchiudono sono spesso argillose, quindi impermeabili all’acqua favorendo la conservazione del minerale, che verrebbe altrimenti diluito da acque sotterranee.
Si presenta in cristalli, aggregati granulari o fibrosi, in croste e in stalattiti. È chiamato anche”sale di cava” “sale di miniera” o “sale di rocca”, il suo nome composto da sale e gemma per il suo aspetto cristallino viene utilizzato quasi esclusivamente per la produzione del Cloruro di Sodio (NaCl), il comune sale da cucina. È anche conosciuto come ‘Halite’, il diamante del sale, dal greco αλς = sale e λίθος = pietra.
La differenza tra il salgemma e il sale marino
Hanno entrambi origine dal mare, tuttavia si deve distinguere tuttavia dal punto di vista qualitativo: il sale marino, viene oggi prodotto nelle saline per evaporazione dell’acqua di mare a differenza del salgemma che come suddetto si estrae dalle miniere. Sono proprio i differenti processi produttivi che danno luogo a differenze qualitative abissali.
Il primo che è un sale marino minerale integrale e naturale, ha un ottimo livello qualitativo che naturalmente è caratteristico esclusivo della miniera da cui viene estratto e dipende esclusivamente dalla qualità e dalla quantità delle diverse componenti del cloruro di sodio presente nel minerale. Quindi, per il fatto che ha origine da una lentissima cristallizzazione naturale e integrale di un mare antico e incontaminato di milioni di anni fa. Non ha mai e poi mai le nocive impurità che contiene il sale marino grezzo, conseguenza nefasta dell’inquinamento che minaccia oggi tutti i nostri mari.
Mentre il secondo, soltanto se è stato prodotto con lo scrupolo e l’attenzione che il processo di raffinazione richiede e senza il quale il prodotto è sconsigliabile non solo per l’uso alimentare ma anche per molti usi industriali. Il sale di mare può al più diventare buono quanto il salgemma.
FONTI: https://www.museosottosale.it/
https://cefalu.it/magazine/miniera-di-salgemma-petralia-cuore-terra-per-ammirare-sale-siciliano/
https://www.saledisicilia.com/s/il-salgemma
https://italkali.com/lazienda/dove-produciamo/petralia/
https://www.vivasicilia.com/sagra-del-sale-petralia-soprana/
https://petraliastoriaviva.blogspot.com/2021/05/la-salina-di-petralia-nell800.html?m=1
MARIA LUPICA