«La sinistra è andata in frantumi. Questo è il nostro momento, abbiamo la vittoria a portata di mano». Silvio Berlusconi ha seguito la due giorni del teledramma Pd in diretta -raccontano – neanche fosse il suo partito. E ora suona la carica. L’esito è più o meno quel che sperava Renzi indebolito, centrosinistra retrocesso quale terza coalizione, il centrodestra (unito) che l’ultimo sondaggio attesterebbe primo col 33 per cento. Sempre che i cocci di Forza Italia, Lega e Fratelli d’Italia si possano ancora ricomporre. Già, questo il punto. E a questo il Cavaliere ora vuole lavorare, nonostante Salvini, possibilmente aggirando l’ostacolo. «Dobbiamo ricostruire il centrodestra, non abbiamo alternative, ma non certo per consegnarlo a Matteo», va ripetendo. Allora eccolo il piano di accerchiamento messo a punto negli ultimi giorni per neutralizzarlo. E l’uomo sul quale punta per spaccare i nemici interni è proprio un leghista: il governatore veneto Luca Zaia.