Il sipario

In quella cabina, un abito, un pantalone…niente le andava.

–  Per favore, signorina, mi può trovare la taglia 42 di questo pantalone nero? Gli altri sono larghi”.

La commessa: “Certo. Glielo porto subito, non si preoccupi”.

I grandi magazzini avevano due piani con gradini bassi. Tutti salivano freneticamente: le offerte del 50% catturavano clienti come uno sciame di api volenterose.

Cesira tirò la tenda e sentì alcune voci.

Le riconobbe: erano quelle di Enrica e di Laura.

“Non capisco Cesira. Il marito le ha confessato di aver avuto una storia con un’altra donna e lei lo ha accolto in casa. Nessuna valigia. Nessun urlo. Nessun pianto…”, disse Enrica.

Laura rispose: “Cesira è una ingenua. Ingenua come le protagoniste di una storia dell’Ottocento. Non ha reagito. Non ha detto nulla. Non si è confidata neppure con noi. Strano…”.

– Hai visto sabato scorso quando siamo state a cena? Eravamo solo noi tre. Mi aspettavo un grande pianto e invece è stata con noi come se non fosse accaduto nulla. Strano…”.

Cesira aveva ascoltato tutto. Attese che uscissero. Enrica e Laura erano le sue migliori amiche.

E la consideravano una ingenua. Solo una donna ingenua.

Ora aveva compreso che erano due vipere velenose. Lei non aveva cacciato Elio perché lui stesso aveva detto di aver agito con leggerezza.

Elio le aveva detto: “Ascoltami, Cesira. Io lascio questa donna. Voglio vivere la mia vita con te. Non voglio rovinare il nostro matrimonio. Ho sbagliato. Ho sbagliato. Tu vali molto di più. Me ne sono accorto tardi. Io ti lascio del tempo per pensare a cosa dovremo fare”.

Cesira gli volle credere.

Alcuni giorni dopo affermò: “Rimaniamo insieme. Negli ultimi tempi non abbiamo pensato a noi. Abbiamo solo lavorato. Nessuna distrazione. Nessun giorno solo per noi. Ora avremo il tempo per noi due. Io mi stavo innamorando del professore di matematica. Ora siamo io e te”.

Enrica e Laura, un sabato mattina la chiamarono: “Cesira questa sera vuoi venire al Plaza? Ci saranno anche due nostre colleghe”.

– Sì, mi fa piacere. Grazie, verrò”.

Enrica telefonò a Laura: “Secondo te, perché Cesira non si è presentata al Plaza, sabato scorso? Non si è fatta più viva. Ha cambiato il numero di cellulare. Si nega al citofono. L’altro giorno l’ho incontrata nel bar e non ha risposto al mio saluto”.

Cesira si era allontanata senza dare spiegazioni.

Rosa Mannetta