Questo racconto rispecchia come gli amici possono diventare nemici ingrati.

Leonardo ha problemi economici: non riesce più a pagare le bollette e con una pensione da 400 euro, non può più a tirare avanti. Un pomeriggio telefona ad un amico e gli racconta la sua situazione disperata.

“Alessandro come posso racimolare un po’ di danaro? Le lezioni private non mi aiutano, mi pagano poco”, dice Leonardo.

Alessandro: “Sei tu che ti fai pagare poco. Le lezioni private che impartisci, dovrebbero essere più onerose per i tuoi allievi. Mi faccio venire in mente qualcosa, non ti preoccupare”.

Alessandro medita per qualche ora e gli viene una idea.

“Leonardo, senti…e se dicessimo che il tuo computer ha bisogno di una manutenzione straordinaria e faccio fare una colletta tra i nostri amici? Posso chiedere aiuto con una offerta volontaria. Questa offerta dovrà servire per raggiungere la somma che ha chiesto il tecnico informatico. Che ne pensi?”, gli consiglia Alessandro.

E lui risponde: “Grazie, amico mio, è un’ottima idea. Avrò la possibilità di vivere con più tranquillità. Voglio anche vedere chi aderirà a questo contributo…”.

Alessandro contatta tutti gli amici con messaggi su whatsapp, con telefonate e anche incontrando varie persone…si impegna a promuovere questa raccolta.

L’operazione va avanti per più giorni, lui si impegna con il cuore.

Un mattino telefona a Leonardo: “Carissimo, quasi tutti hanno risposto e siamo arrivati alla somma di duemila euro. Siamo andati oltre ogni aspettativa. Che bello!”.

Leonardo: “Sono contento. Grazie, amico mio”.

Alessandro rimane sconcertato, avrebbe voluto una manifestazione di affetto. Si sa che la gratitudine è come lo scalpello che intarsia gli spigoli del tempo…come il buio che falcia il tramonto.

Francis Scott Fitzgerald scriveva: “Così continuiamo a remare…”. Ed è vita che va così.

Rosa Mannetta