Il paradosso è che a Matera, Capitale europea della Cultura 2019, ci sono 300 bed and breakfast per ogni libreria; e che, solo nell’ultimo anno, sono nati circa 30 nuovi punti di ristorazione, tra pizzerie, bar e ristoranti, e nessun nuovo punto lettura. Una tendenza drammaticamente confermata anche dalla classifica di fine anno de Il Sole 24 Ore, secondo cui, all’interno della sezione Cultura e tempo libero, la città lucana figura al penultimo posto, 106esima su 107, per quantità di librerie all’interno di tutta la provincia: nel Materano ce ne sono appena 7, con una media di 3,5 librerie ogni 100mila abitanti. I dati testimoniano come, quello che è stata annunciato ufficialmente ieri in conferenza stampa e che verrà inaugurato il prossimo 19 gennaio, rischia di essere non l’anno della cultura, ma l’annodi un turismo mangereccio, mordi e fuggi, in cui gli autoctoni proveranno a sfruttare l’occasione, improvvisandosi ristoratori e albergatori, un po’ come accaduto già in Salento con l’ondata del turismo di massa…

Fonte: Libero, estratto dall’articolo di Veneziani Gianluca