Non è assolutamente possibile e tanto meno immaginabile che, sulle scene del mondo, questo è quanto sostengono i poteri forti dell’economia e della finanza che dettano le regole “sacre” ed “inviolabili” al mercato, la povertà del mondo con tutti i suoi simboli, avanzi il diritto di dettare leggi e regole che appartengono ad altri; che sono il simbolo del potere assoluto dei poteri forti del mondo.
La povertà del mondo, purtroppo sempre più ricca di crescente povertà, deve assolutamente capire che il suo ruolo è quello di subire; di subire le regole e quindi i sacrifici che le vengono imposti, o meglio “regalati” a piene mani da chi governa il mondo, ispirandosi sempre ed ovunque, al tutto per sé.
Al tutto per far crescere i privilegi di chi ha; di chi, già ricco e grondante dei privilegi della ricchezza, è più che mai convinto che sia giusto spingere e spremere il mondo dei poveri verso confini sempre più poveri; verso quel mondo dei diritti negati che fanno parte delle regole del gioco e che, volendo o nolendo, per evitare “altro” il mondo dei “sottomessi”, senza inutili rivendicazionismi democratici alla “Masaniello”, che possono solo fare male alla pace sociale; a quella pace che si regge ed è retta dal mondo dei forti che comandano e dettano le leggi e dal mondo dei deboli che devono ubbidire; devono silenziosamente ubbidire senza pretese di falsi cambiamenti democratici, ringraziando a chi si adopera a garantire alla plebe, il pane della vita anche se in forma minima facendo del protagonismo di falsa bontà, al fine di non essere disturbati negli “affaracci propri”.
Nessuno e niente può compromettere i sogni eccellenti del potere; di quei poteri forti del mondo che si impongono a tutti e su tutto; tanto, facendone prevalere le loro ragioni di potenti anche a costi disumani, da lacrime e sangue, con il dio mercato prima di tutto e soprattutto. Facendo prevalere quelle regole ferree del mercato che deve garantirsi sempre e comunque i profitti per accrescere i privilegi di chi è già ricco; di chi ha già tanto ed è impegnato a far prevalere il rigore egoistico del tutto per sé.
Il mercato con le sue regole, è un idolo sacro ed intoccabile dei tempi moderni; un idolo che ha per governo visibile ed invisibile quelli dei poteri forti e di quell’oscurantismo di potere imperante nel mondo, contro cui nulla si può; contro cui nulla si deve osare contro, in quanto è; sarebbe un grave reato di lesa maestà per quel dio-mondo che si materializza nella ricchezza del mondo e che fa proselitismo diffuso attraverso un comunicare senz’anima che fa credere agli ingenui del mondo che la felicità umana è fatta magicamente di solo avere e di apparire.
Altro, estraneo alla materialità, sempre più lontano dall’uomo fortemente materializzato e stretto nella morsa di un fare umano indifferente all’Essere, ma ostinatamente attento all’avere ed all’apparire, è il disumano mito di un mondo falsamente nuovo; di un mondo che, tradendo se stesso, tradendo i valori e l’etica di una vita capace di trasformare l’Io in Noi e di ascoltare e capire le ragioni degli altri, si è fortemente avvitato su se stesso e si è interamente votato sempre più al falso mondo della cieca materialità che va lentamente uccidendo tutto dell’UOMO; tutto del mondo, un tempo saggio e fatto di saperi, di valori condivisi, di ideologia ed attento al vivere insieme nel rispetto dell’uomo in quanto uomo della Terra e nient’altro che questo.
Purtroppo e sempre più, oggi siamo alla brutta negazione del meglio di Noi stessi.
Il mercato ci domina e domina in modo crescente la sfera intima dei nostri desideri, sempre più svuotati di umanità dell’Essere e di quei valori condivisi, la grande forza del mondo, senza la quale dovremmo tutti saperci porre la domanda “ ma che mondo è?”; ed ancora saperci chiedere, “in che mondo viviamo?”.
Per cortesia, tu caro uomo del mondo, tu caro uomo dell’Italia e d’Europa, smettila di farti male; smettila di spogliarti della tua identità antica di uomo forte di valori eticamente condivisi ed umanamente condivisibili.
Caro uomo ella Terra, purtroppo sei sempre più ostinatamente nemico della Madre Terra, violentemente maltrattata da un fare nemico, finalizzato al solo disumano profitto; devi saggiamente prendere coscienza che così non va e ben capire che siamo nel Terzo Millennio, un tempo assolutamente nuovo, dalle caratteristiche di universalità globalizzata che va concretamente spostando l’attenzione dalle cose agli uomini; all’uomo della Terra che, sebbene considerato rifiuto umano dai diritti negati, cancellati e verso cui con inopportuna aggressione umana, si può fare contro di tutto e di più; contro tutto questo, devi rinsavire e saperti rendere conto che viviamo un tempo nuovo.
Viviamo in un tempo fortemente cambiato, anche se i potenti del mondo si rifiutano egoisticamente di accorgersene, pensando che “nulla” è cambiato e che le regole del vivere umano siano sempre le stesse, trattandosi di regole binomiali con vincitori e vinti, con ricchi e poveri, con privilegiati egoisticamente carichi di ricchezza e dannati, disperatamente impegnati ad un fare per la sopravvivenza, non sempre facile e possibile; sono questi gli scenari del futuro del mondo.
Oggi sono scenari disumanamente tristi per la assorbente padronanza di chi ha su chi non ha, con l’invadenza, di un avere che, va e sempre più, inopportunamente cancellando l’ESSERE ed i valori dell’ESSERE, facendo ancora all’uomo anche del Millennio globalizzato, tanto, ma tanto male.
Maltrattando, con l’uomo del mondo, svuotato di umanità e di valori, anche la “democrazia” del mondo, sempre meno democrazia di rappresentanza dei diritti umani, nonché dei valori, purtroppo sacrificati sull’altare di un monolitico mondo della ricchezza che vuole ridurre la sua rappresentanza, eliminandone una crescente sua parte, con un accentramento nelle mani egoistiche dei soli pochi che sono sempre più insensibili ed indifferenti alle povertà del mondo in forte crescita.
A chi giova tutto questo? Perché nel mondo cresce la disumanità di chi avidamente ed egoisticamente pensa solo a se stesso, con assoluta indifferenza per quel che gli succede attorno?
Mai come adesso! Mai come adesso, siamo nel mondo in cammino ad una crisi profonda e globalmente diffusa dei valori umani e dell’etica del buon vivere degli uni con gli altri che dovrebbero tenere lontani gli egoismi familistici o peggio ancora individualistici del tutto per sé; del tutto pensato come “io mondo” che può bastare per vivere bene con se stesso e godersi il mondo, assolutamente indifferenti di tutto quello che succede attorno; di tutto quello che maledettamente intristisce e fa piangere i tanti altri del mondo che soffrono.
Voglio concludere, mettendo da parte il mercato, i valori di un’umanità tradita, la disumana emigrazione che nel corso del Millennio globalizzato se non si fanno cose umane, invaderà il mondo con le “mappatelle” dei poveri maledettamente traditi e sempre più affamati; sono loro, popolo in cammino alla ricerca di un mondo nuovo che invaderanno gli altri, considerati i ricchi del mondo, mettendone a soqquadro la loro ricca normalità e scompigliando tutto, ad un punto tale da cambiare e confusamente il volto dell’umanità piangente e fortemente sofferente, con una mutazione genetica dalle condizioni umane che, forse proprio nel suo tragico mescolamento e rimescolamento di insieme umano potrebbe diventare più umana e così trovare le soluzioni giuste ai tanti problemi del mondo che mettono gli uni contro gli altri armati, facendo e facendosi un male da morire.
Non vado ad approfondire i tanti altri mali che producono e/o produrranno ancora più oltre, sofferenza, tanta, tanta sofferenza in un mondo in cammino verso un nulla esistenziale, una condizione umana forse tragicamente sempre più padrona del mondo, con i poteri forti del mondo sempre più forti, i deboli sempre più deboli con i pochi ricchi sempre più ricchi ed i tanti poveri sempre più poveri.
Il mondo del potere, il mondo dei poteri forti e del capitale, marginalizzando disumanamente le risorse umane ed in primis il lavoro, fortemente marginalizzato, continuerà senza sosta ad accapigliarsi; continuerà a manifestarsi con la sua dualità di ricchezza e povertà, cancellandone disumanamente l’umanità, i valori umani ed il suo insieme da “saggi” e “giusti”, non più valori diffusamente condivisi, ma solo e sempre più, un optional umano per pochi.
E così gli scenari del mondo da “tristi”, diventeranno scenari da “sepolcri imbiancati”. Scenari con la dominante “morte”, in primo piano.
Tanto, per la Pace che non c’è e che, attraverso il terrorismo tiene a scacco il mondo, seminando terrore e morte.
Tanto, per la disumana indifferenza per gli ultimi della Terra che sono sempre più, protagonisti del niente, quei tanti migranti che muoiono a migliaia nelle acque del Mare Nostrum, un tempo mare di civiltà e di saggezza condivisa, purtroppo oggi cancellata da chi si dimostra egoisticamente indifferente anche di fronte al crescente fenomeno del commercio della disumana sofferenza della carne umana con gli schiavi moderni da destinare all’illecito del mondo, ossia al traffico di stupefacenti, allo sfruttamento della prostituzione, al lavoro nero e sempre meno poco sicuro e poco garantito di chi lavora per far crescere non la propria qualità della vita, ma la sola ricchezza di chi è gia abbondantemente ricco.
Tanto ancora e più oltre, per le false regole e gli altrettanto falsi e disumani accordi di potere con alla base le sole e crescenti condizioni triste dei poteri forti contro i deboli del mondo, al fine di diventare sempre più forti, riducendo la dignità umana ai deboli del mondo che subiscono tutto del mondo ad un punto tale da maledire il giorno in cui sono venuti al mondo per vivere sulla Terra, il loro inferno terreno, da “sottomessi” senza dignità umana ed alla mercé di chi è di fatto, vivendo in questo ruolo, grondante di disumanità, il vero padrone del mondo; il padrone a cui si deve tutto, perché tutto può; perché potente oltre l’umano e gestisce come più gli aggrada le regole della vita umana violentemente divisa in chi ha, i privilegiati del mondo ed in chi non ha, i dannati della Terra, dal volto sempre più disumano.
Tanto, nei trattati e negli accordi che sono sempre più contro l’uomo, minandone alla base la vita; accordi commerciali violenti, come il TTIP America – Europa per effetto del quale le nostre tavole, oltre a tutto il resto, saranno invase da cibo spazzatura; rappresentano l’anima disumanamene potente di questo falso mondo nuovo.
Tanto, nell’uso abusato del suolo che produce gravi sofferenze alla nostra Madre Terra, violentemente avvelenata ed inquinata ed in quel maledetto effetto serra che, in un tempo lontanissimo, provocherà l’estinzione della Terra e dell’uomo che la abita, con tutto il patrimonio di umanità posseduta (forse quando questo avverrà, i ricchi come i poveri avranno un trattamento alla pari); sarà finalmente la “livella” che renderà tutti uguali, senza più i privilegi dei ricchi sui poveri.
È urgente cambiare! È assolutamente urgente ravvedersi ed imparare a stare insieme senza pensare di “fottere” i più deboli, facendo loro del male e rendendo la loro vita un disumano inferno terreno, come punizione ed espiazione di colpe non commesse.
Lo stare insieme, assolutamente necessario nel Millennio globalizzato ai suoi primi passi, deve significare, prima di tutto, un fare di sacrale rispetto per l’altro in quanto uomo, sempre e comunque.
Un rispetto della persona umana, parte della stessa famiglia degli uomini della Terra.
Per questo, il mondo gandhianamente deve imparare ad essere non violento; deve imparare ad mare la PACE tra gli uomini, così come si deve e si conviene, tra l’altro, per il comune rispetto alla comune Madre Terra. L’uomo del tempo globale deve saper saggiamente trasformare l’Io in Noi, estendendo il se individuale in un se universalmente inteso.
Per questo è necessario, prima di tutto, cambiare dentro; è necessario volersi bene e saper volere bene agli altri; è necessario rispettarsi, rispettando la comune Madre Terra; è necessario amare il sapere, la conoscenza, un percorso umanamente obbligato per arricchirsi dentro e per fare prevalere il bene sul male, l’amore sull’odio, la Pace sulla guerra, il sapere sull’ignoranza, i valori di umanità d’insieme sull’indifferenza per l’altro; soprattutto, è necessario ridurre la sete di potere e di ricchezza che, purtroppo, tanto, ma tanto male fa all’umanità in cammino, in grave umana sofferenza, in quanto, fortemente ammalata di UOMO.
Giuseppe Lembo