Per l’apicoltura nazionale 112016 è da considerare una delle peggiori annate degli ultimi 35 anni, con un crollo  della produzione made in Italy del 70%.
A causa di una raccolta declinata dai cambiamenti climatici e dai pesticidi – con punte di zero produzione per quello d’acacia in Piemonte e Triveneto e per quello di agrumi in Sicilia – sugli scaffali della grande distribuzione non ci sarà quest’anno sufficiente produzione italiana, molto rinomata, e quella presente avrà listini rincarati in media del 20%. Una situazione descritta  dal presidente dell’Osservatorio Nazionale Miele Giancarlo Naldi e dal presidente Conapi (Consorzio nazionale Apicoltori) Diego Pagani in un incontro alla presenza del vice ministro alle Politiche agricole Andrea Olivero.