Il Consiglio dell’Autorità per le garanzie nelle comunicazioni ha approvato oggi la valutazione delle dimensioni economiche del Sistema integrato delle comunicazioni (Sic) relativa all’anno 2012: 19 miliardi di euro, rispetto ai 20 miliardi circa raggiunti nel 2011. Ciò – spiega una nota dell’AgCom – equivale ad un decremento annuo del settore delle comunicazioni pari al 6,2%, andamento negativo ancora più marcato di quello registrato, nel 2012, dall’intera economia nazionale. L’area radiotelevisiva (anche sul web) rappresenta, con il 47,3% (pari a circa 9 miliardi di euro), l’ambito con la maggiore incidenza sul totale delle risorse economiche. Seguono l’editoria quotidiana, l’editoria periodica e le agenzie di stampa (anche sul web), con il 28,4% (circa 5,4 miliardi di euro).
Il comparto editoriale è completato dai ricavi derivanti da editoria annuaristica e altra editoria elettronica (anche sul web), pari complessivamente a circa 451 milioni di euro (2,4% del SIC). I ricavi relativi alla pubblicità online, individuata quest’anno per la prima volta, alla luce delle modifiche apportate all’articolo 43, comma 10, del Testo unico dei servizi di media audiovisivi e radiofonici, ammontano a circa 1,5 miliardi di euro. Seguono poi il settore cinematografico con circa 940 milioni di euro e la pubblicità esterna, che, nel 2012, incide per il 2% circa sui ricavi complessivi del SIC (374 milioni di euro). Quanto alle iniziative di comunicazione di prodotti e servizi e alle sponsorizzazioni, queste aree raggiungono complessivamente 1,4 miliardi di euro, pari al 7,1% del totale delle risorse.
LE QUOTE – Nessun gruppo supera il limite del 20 per cento del Sic. In particolare, le imprese che fanno riferimento al gruppo Fininvest (Mediaset e Arnoldo Mondadori Editore), nel 2012, raggiungono complessivamente il 14,92%, seguite dal gruppo 21st Century Fox con il 14,26% – costituito da Sky Italia (13,96%) e Fox International Channels Italy (0,30%) – e Rai con il 13,20%. Seguono poi, con una quota di gran lunga inferiore, il Gruppo Editoriale L’Espresso (4,13%) e il gruppo RCS Mediagroup (3,68%). La rimanente quota del SIC, pari al 49,81%, per l’anno 2012, è riconducibile ai restanti operatori, tra cui Seat Pagine Gialle, Google, Cairo Communication, Gruppo 24 Ore, Caltagirone Editore, Monrif, Class Editori e De Agostini.
L’INDAGINE – Sempre nella sua riunione odierna il Consiglio ha avviato l’indagine conoscitiva “Informazione e internet in Italia. Modelli di business, consumi, professioni”. L’indagine è volta ad approfondire le caratteristiche e le dinamiche dell’offerta e della fruizione di contenuti e servizi di informazione in Italia, con specifico riguardo al mutamento delle attività di ricerca, fornitura e fruizione di contenuti informativi indotto dal crescente utilizzo di internet e dai processi di profonda digitalizzazione in atto, e ad analizzare i nuovi modelli di organizzazione industriale che ne derivano. Tale indagine si colloca come ulteriore approfondimento dell’analisi recentemente conclusa dall’Autorità in materia di servizi internet e pubblicità online.