Per la prima volta il vicepemier Luigi Di Maio mette seriamente in discussione la regola dei due mandati: “Ormai è un limite”. Beppe Grillo è favorevole, mentre Casaleggio resta in dubbio. Il precedente del “test” nel Lazio servirà in caso di rottura con la Lega. Contro le sirene di Berlusconi e Salvini “pronti a ricandidare tutti i parlamentari”. “Autonomia regionale? Noi stiamo lavorando nei termini previsti dalla Costituzione. L’importante è mettere la prima pietra” dichiara il ministro dell’Interno Matteo Salvini, annunciando che la legge sulla legittima difesa “sarà il primo dossier del nuovo anno”. E sull’ipotesi di intesa con il Ppe il leader leghista spiega: “Le alleanze le decideranno gli elettori”. “Con Forza Italia a livello locale governiamo insieme – chiarisce -. Sul piano nazionale loro invece fanno quello che fa il Pd”. Quanto alla manovra, “spero sia l’ultima con una lunga e complicata trattativa e che il potere di veto Ue sia superato”. Matteo Renzi: “Il governo andrà in pezzi prima delle Europee”
Ieri alcuni lanci d’agenzia con i segni grafici dell’urgenza hanno segnalato un’ultima ora particolarmente rilevante titolando: “M5S, siamo sotto attacco ma non cediamo al terrorismo”. Dopo pochi minuti in Aula si è scatenata la bagarre. Il post del Blog delle Stelle, organo ufficiale del Movimento, ha fatto insorgere le opposizioni e messo in imbarazzo la maggioranza. Nel testo si parla di una violenta offensiva di “grandi lobby, poteri forti e comitati d’affari”. Il presidente della Camera Roberto Fico ha preso le distanze, affermando che “la democrazia non è sotto attacco”, e il post dopo qualche ora è sparito dal blog. Anche Salvini ammonisce che “la parola terrorismo non va usata”. E’ stato Luigi Di Maio a intervenire con forza, cercando di capire come era nato quel post sul Blog delle Stelle e ordinandone la rimozione immediata. “Ma cosa vi è venuto in mente?”, ha chiesto imbufalito ai responsabili del sito. Stasera il “discorso” di Grillo. Il vicepremier e Di Battista dovrebbero parlare domani.