“Negli Anni ’90 contemporaneamente all’accertamento dell’Agenzia delle entrate per gli anni 85-89 a carico della ‘società calcio Napoli’, di Alemao, Careca e Maradona, la Guardia di Finanza d’ufficio segnala il caso alla Procura della repubblica di Napoli che apre l’inchiesta penale a carico di Diego Armando Maradona con un procedimento a firma del Sostituto Procuratore Luigi Frunzio”. Sono le dichiarazioni del legale di Diego Armando Maradona, l’avvocato e presidente dell’VIII municipalità di Napoli Angelo Pisani che in una nota ha cercato di mettere ordine, chiarendo i fatti dal principio. “Mentre nel processo tributario, per causa di forza maggiore dovuta alle gravi condizioni di salute – ha affermato Pisani – causate dalla tossicodipendenza e per mancata notifica degli atti fiscali, Maradona non si difende e non rientrerà poi completamente nella sentenza di annullamento dell’ipotetica violazione fiscale, che era stata paventata dal fisco, in sede penale la Procura di Napoli d’ufficio, iscrive Maradona nel registro degli indagati, per accertarne le eventuali responsabilità e violazioni, mandando avanti il procedimento penale”. L’avvocato Angelo Pisani che segue da anni Maradona ha voluto dunque procedere per gradi, raccontando punto per punto tutti i procedimenti legali. “Lo stesso pubblico ministero – ha continuato l’avvocato Pisani – con motivata ordinanza dichiara ‘lecita la condotta del calciatore’ e non sussistenti elementi probatori di una infedele dichiarazione al fisco”. Secondo quanto ha comunicato il presidente dell’VIII municipalità:”Il magistrato ha scritto che ‘risulta del tutto lecito (e corrisponde ad una pratica diffusa) costituire società per la gestione e lo sfruttamento economico dell’immagine di un calciatore. Come si legge in atti’. La procura – ha precisato il legale di Maradona – a questo punto chiede l’archiviazione e il gip dottor Angelo Spirito, rilevato non sussistere elemento di reato, in conformità alla richiesta del PM, dispone l’archiviazione”. Secondo Pisani dunque nemmeno il Fisco si oppone all’archiviazione: “Di certo non poteva farlo Equitalia, perchè all’epoca non esisteva. E’ certo – ha ribadito il legale – che dal 1992, per decisione del Tribunale di Napoli, Maradona non può essere considerato un evasore fiscale”. Pisani ha poi così concluso:”questa che ho presentato è un’altra prova schiacciante a favore di un innocente Maradona e spero possa stoppare le pretestuose polemiche di alcuni politici che, sembrano più intenti a cancellare i debiti miliardari del gioco d’azzardo,, anziché scusarsi col popolare campione cancellando l’inesistente evasione di soli 6 milioni di euro, non 39 come dicono, cucita addosso a un innocente”. Pisani ha poi annunciato di aver pubblicato l’ordinanza sulla sua pagina Facebook e di averne inviato una copia al Presidente della Repubblica, sperando in una opportuna soluzione istituzionale.