In un mondo in cui 800 milioni di persone non hanno cibo e in cui nel 2050, per sfamare 9 miliardi, dovremo produrre il 70% in più di alimenti, un terzo della produzione globale di cibo viene sprecata, tra cibo perso durante la produzione e quello letteralmente gettato nel secchio.
Metà della frutta e degli ortaggi, il 25% della carne – equivalente a 75 milioni di mucche – il 35% del pesce, il 20% dei prodotti lattiero-caseari. 1,3 miliardi di tonnellate di cibo, 1,6 se si considera la parte non edibile degli alimenti, Secondo i dati 2019 della Fondazione Barilla Center for Food & Nutrition. E purtroppo lo spreco è destinato ad aumentare del 61,5% entro il 2030, con un allontanamento dall’Agdenda Onu 2030 per lo Sviluppo sostenibile, che prevede per quella data il dimezzamento dello spreco attuale. La differenza tra paesi è scioccante: si sprecano 95-115 kg di cibo procapite all’anno in Europa e in America, contro i 6-11 kg nell ’Africa sub-Sahariana e del Sud-est asiatico.
UN TERZO di cibo sprecato, purtroppo, significa anche acqua buttata – 250.000 miliardi di litri, tre volte il lago di Ginevra – Significa suolo consumato invano – 1,4 miliardi di ettari, il 30% della superficie agricola disponibile – E ancora, soldi sprecati: secondo uno studio pubblicato dalla Fao, Food Wastage Footprint – full cost accounting, i costi vivi e nascosti ammonterebbero a 2.600 miliardi di dollari, di cui 700 miliardi di costi ambientali e 900 sociali.
Gettare cibo non è più solo un enorme problema morale, ma anche ambientale, perché aggrava il riscaldamento globale. Lo spiegano bene sia il rapporto “Combattere spreco e perdite alimentari, la chiave per tutelare l’ambien – te”, dell’Istituto superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale (Ispra), sia l’ultimo rapporto dell’Intergovernmental Panel on Climate Change (Ipcc) su “Cambiamento climatico e territorio”: allo spreco alimentare sono associate emissioni di gas serra per circa 3,3 miliardi di tonnellate, pari a circa l’8% delle emissioni totali (se fosse una nazione, lo spreco alimentare sarebbe al terzo posto come paese emettitore dopo Cina e Usa).