Nell’ultimo anno, i divorzi sono aumentati del 57% mentre le separazioni sono cresciute di una percentuale inferiore al 3%. E’ quanto registra il report dell’Istat su famiglia, matrimoni, separazioni e divorzi con la pubblicazione dei dati relativi al 2015 e comparati con il decennio precedente. L’aumento vertiginoso dei divorzi è però legato soprattutto alla nuova legge sul cosiddetto ‘divorzio breve’.
Spiega l’Istat: “Nel 2015, esplicano per la prima volta i loro effetti due importanti variazioni normative in materia di separazione e di scioglimento delle unioni coniugali. La prima è la legge che semplifica l’iter delle procedure di separazione e divorzio consensuali prevedendo la stipula di accordi extraconiugali”.
“La seconda è la legge sul divorzio breve, che ha accorciato drasticamente, da 3 anni a 6 mesi nei casi di separazione consensuale e a 1 anno nei casi di separazioni giudiziali, il periodo che deve intercorrere obbligatoriamente tra il provvedimento di separazione e quello di divorzio”.
Intanto, a sorpresa in Italia ci si torna a sposare: nel 2015 sono stati celebrati nel nostro Paese 194.377
matrimoni, circa 4.600 in piu’ rispetto all’anno precedente. E’ l’aumento annuo piu’ consistente dal 2008, visto che nel periodo 2008-2014, i matrimoni erano diminuiti in media al ritmo di quasi 10.000 all’anno. E l’aumento delle nozze – che si registra un po’ ovunque ma in particolare in Piemonte e in Sicilia – sembra proseguire e rafforzarsi anche nel 2016: i dati provvisori riferiti al periodo gennaio-giugno di quest’anno mostrano gia’ 3.645 celebrazioni in piu’ rispetto allo stesso periodo del 2015. Tuttavia l’Istat, che ha diffuso i dati, invita a non “gridare al miracolo”: “e’ evidente che un solo anno di osservazione e l’entita’ contenuta dell’aumento registrato nel 2015 non consentono di parlare di ripresa”, precisa l’Istituto nazionale di statistica, e anticipa che una serie di effetti strutturali “continueranno in futuro ad agire nella direzione della contrazione del livello della nuzialita’”.