Il D-day di Matteo Renzi, due giorni dopo l’incontro con Silvio Berlusconi sulla legge elettorale, culminerà oggi pomeriggio con la Direzione del suo partito, alla quale sottoporrà nel dettaglio i contenuto dell’ipotesi di riforma concordata col leader di Forza Italia. Sebbene vi siano dettagli non di poco conto ancora da definire, come l’entità della soglia oltre la quale scatta il premio di maggioranza del 51%, al Nazareno gli schieramenti appaiono già definiti, con la minoranza bersaniana pronta a dare battaglia e a far pesare la propria contrarietà al metodo Renzi, al quale, secondo i bene informati, lo stesso Bersani avrebbe rimproverato, dal letto d’ospedale di Parma di essere stato incauto nel voler incontrare il Cavaliere. Da parte sua, il sindaco di Firenze rivendica di fronte ai suoi la bontà dell’accordo, che è “alla luce del sole”, e mette in guardia i piccoli partiti dal fare ostruzionismo sulla nuova elegge elettorale, che potrebbe anche cambiare in modo per loro ancor più penalizzante.