L’operato del consolato, in questi anni, si è concentrato soprattutto sulla realizzazione di scuole e di pozzi di acqua potabile, visto che il Bénin soffre di mancanza di infrastrutture relative all’istruzione ed ai servizi idrici.A dichiararlo il console del Benin a Napoli Giuseppe Gambardella che annuncia che giovedì, 9 febbraio alle ore 16:30, presso l’Antisala dei Baroni del Maschio Angioino a Napoli, è in programma la celebrazione dei 5 anni di attività del consolato del paese africano.
L’evento è stato organizzato dal consolato del Bénin, congiuntamente alla Presidenza del Consiglio Comunale di Napoli, guidata dal Dott. Alessandro Fucito, uomo di grande professionalità, da sempre sensibile verso le cause umanitarie.
«Sono felice di poter festeggiare questa ricorrenza – sostiene Giuseppe Gambardella – Sono ormai 5 anni che ricopro la carica di Console del Bénin a Napoli. È stato un periodo ricco di progetti realizzati e di soddisfazioni. Tuttavia non sono mancati periodi di difficoltà, ma grazie all’aiuto delle Istituzioni, del Comune di Napoli, e di tutte le Associazioni umanitarie, che hanno sempre sostenuto con grande entusiasmo la nostra causa, siamo riusciti a realizzare qualcosa di importante, soprattutto nel settore della salute e dell’istruzione cercando di rendere migliore la vita dei nostri fratelli beninesi».
In effetti, l’operato del Consolato si è concentrato soprattutto sulla realizzazione di scuole e di pozzi di acqua potabile, visto che il Bénin, purtroppo, soffre di mancanza di infrastrutture relative all’istruzione ed ai servizi idrici. Dal 2011 ad oggi sono state realizzate 4 scuole in altrettante città del Bénin: Karimamà, Kalalé, Abomey e Cobly. Inoltre, la realizzazione degli edifici è stata accompagnata e supportata da iniziative quali la fornitura di materiale scolastico e di cancelleria.
«Una delle missioni principali del Consolato è quella di dare un futuro migliore ai bambini beninesi grazie all’istruzione. Lo studio e la conoscenza sono, a mio avviso, gli strumenti migliori per affrancare questo Paese dalla povertà. Durante i miei viaggi in Bénin ho potuto constatare una grande voglia di conoscenza che però è smorzata da una mancanza di servizi e materiali adeguati. Ora, grazie alla costruzione di 4 edifici scolastici centinaia di bambini avranno l’opportunità di formarsi e crescere. Soprattutto la loro gioia nell’imparare sarà per noi un stimolo in più per continuare ad aiutarli», afferma il Console Gambardella.
Per quanto riguarda i pozzi sono state ben 19 le opere concluse in diversi paesi della Repubblica beninese che consentiranno a molti villaggi di usufruire di acqua potabile. Inoltre, sono state portate avanti iniziative volte alla costruzione di pannelli solari; alla fornitura di apparecchi acustici; ed all’implementazione ed al miglioramento di presidi sanitari.