“ Apprendo dagli organi d’informazione che finalmente anche il sindaco, dopo quattro anni di consiliatura e a quasi un anno dalla scadenza del mandato, si è accorto che a Napoli c’è una strada che attraversa la città, anche se si chiama “Tangenziale”, per la quale i napoletani da ben 43 anni pagano un oneroso balzello che è andato a rimpinguare le casse di società private “. E’ l’ennesima dichiarazione di guerra di Gennaro Capodanno , presidente del Comitato Valori collinari, che da anni si batte per chiedere la liberalizzazione di quest’importante arteria cittadina.
“ E’ assurdo che i napoletani siano costretti da quarantatre anni a pagare un iniquo pedaggio per transitare su un’arteria di fatto urbana, dove nelle ore di punta si è costretti a camminare a passo d’uomo – puntualizza Capodanno -. Strada chiamata impropriamente “Tangenziale” alla luce del dato che essa notoriamente non “tange” bensì attraversa il capoluogo partenopeo, creando peraltro notevoli intralci a diverse uscite dei caselli cittadini per la mancanza di parcheggi d’interscambio e di destinazione “.
“ Gli unici che in tutti questi anni hanno sicuramente festeggiato – sottolinea Capodanno – sono i vertici della società privata, che vede come principale azionista la famiglia Benetton di Treviso, società che dal 1972 incassa i pedaggi dagli automobilisti napoletani, la maggior parte dei quali quotidianamente ha la necessità d’utilizzarla per raggiungere il posto di lavoro “.
“ Questo collegamento est-ovest, che va da Capodichino a Pozzuoli, lungo un tracciato di circa 20 km, fu realizzato tra gli anni sessanta e gli inizi degli anni settanta, purtroppo senza alcun contributo economico da parte dello Stato e degli Enti locali – ricorda Capodanno -. Da qui la convenzione con l’ANAS, rinnovata attualmente fino al 31 dicembre 2.037, all’atto della scadenza dei primi 33 anni della gestione affidata alla società privata “.
“ Nel frattempo il pedaggio è lievitato dalle iniziale 150 lire per asse, quando la tangenziale fu inaugurata nel 1972, agli attuali € 0,95 per le vetture a due assi, con un aumento di oltre il 600%. Con una media di circa 270mila transiti quotidiani gli introiti sfiorano dunque i 95 milioni di euro all’anno per il solo pedaggio, ai quali bisogna aggiungere gli introiti da royalties, fitti per aree di servizio e quant’altro gestito allo stato dalla società privata “.
“ Da qui la richiesta più volte caldeggiata, senza alcun riscontro sino ad oggi, di restituire questa strada all’uso pubblico gratuito – ricorda Capodanno -, a partire dai caselli che attraversano il centro cittadino, risolvendo la convenzione ed affidandone la gestione ad una società a prevalente capitale pubblico da costituire con la partecipazione della Regione, della Provincia e dei Comuni interessati “.
Capodanno invita il sindaco di Napoli ad attivare in immediato tutte le procedure per restituire l’importante arteria alla gestione pubblica della Città.