La libertà dei due marò, Salvatore Latorre e Massimiliano Girone, in cambio di informazioni in grado di incastrare membri della famiglia della leader del Partito del Congresso indiano, Sonia Gandhi, collegandoli alle presunte tangenti pagate per la fornitura a New Delhi, poi bloccata, di 12 elicotteri Agusta Westland. È la ricostruzione fatta da un ex consulente della società controllata da Finmeccanica, riportata da un quotidiano di Calcutta, The Telegraph. Secondo questa ricostruzione, lo scambio sarebbe stato proposto dal primo ministro Narendra Modi in persona al premier Matteo Renzi.

 Un patto segreto è stato proposto a Matteo Renzi dal primo ministro indiano Narendra Modi per scambiare le prove del processo Finmeccanica-India contro la famiglia di Sonia Gandhi con la libertà dei due marò arrestati nel 2012 per la morte di due pescatori indiani. Massimiliano La Torre e Salvatore Girone sarebbero ostaggi di questo scambio. Lo afferma – in una lettera che Il Fatto pubblica integralmente sul suo sito – un ex agente commerciale di Finmeccanica, Christian James Michel, già processato e assolto dai giudici di Busto Arsizio per le presunte mazzette sulla vendita degli elicotteri all’India nel 2010 da parte di Agusta Westland, gruppo Finmeccanica.