LA MIA VICENDA E’ UN FILM HORROR: “SONO MALATO DI ASBESTOSI, MI TRASFERISCONO SU SEGNALAZIONE DEL COMANDANTE AL SERVIZIO OPERATIVO (MAI SVOLTO UN SOLO GIORNO) IN UNA CASERMA CON AMIANTO, DOVE RESTO CONFINATO FINO ALL’AGGRAVAMENTO DEL MIO STATO DI SALUTE CHE DETERMINA IL COLLOCAMENTO IN CONGEDO ASSOLUTO. LORO SONO CONSAPEVOLI CHE E’ UNA DELLE 111 CASERME CON PRESENZA DI AMIANTO. RICORRO AL T.A.R. DEL LAZIO MA IL RICORSO NON VIENE ACCOLTO. INEVITABILMENTE, RESPIRO ALTRO AMIANTO, E IRONIA DELLA SORTE, DEVO ANCHE PAGARE PER AVERLO RESPIRATO, PERCHE’ QUALCUNO HA DECISO COSA, COME E QUANDO. MA LA VERITA’ E’ CHE NON CI SONO ALTRE VERITA'”.
L’Avvocatura Generale dello Stato in data 15.06.2021 mi ha inviato una Raccomandata datata 08.06.2021 con allegata copia della Sentenza del T.A.R. Lazio N. 6607/2020 del 16.06.2020 e relativa condanna pagamento delle spese e competenze del giudizio per un importo complessivo pari a E 2.300,00 (Euroduemilatrecento/00). Si noti con quanta solerzia ha agito, mentre io permango perennemente ostaggio della burocrazia e di una giustizia senza tempo, che in nome del Popolo Italiano ha legittimato un trasferimento d’ufficio al servizio operativo, peraltro mai svolto un solo giorno. Questo, su segnalazione dell’allora Comandante del III Nucleo Atleti della Guardia di Finanza di Sabaudia (LT), come risulta in atti, così da essere trasferito d’ufficio dal III Nucleo Atleti delle Fiamme Gialle di Sabaudia (LT) all’allora sede della Brigata della Guardia di Finanza di Sabaudia (LT), odierna Tenenza della Guardia di Finanza di Sabaudia (LT). Trasferire consapevolmente un malato di asbestosi pleurica in una caserma dove è presente amianto, equivale a condannare una seconda volta a morte un innocente già condannato a morte certa per la patologia di cui risulta affetto e contratta in servizio a causa di una pregressa esposizione ultradecennale all’amianto. Con il Ricorso RESPINTO, arriva la condanna al pagamento delle spese e competenze del giudizio, una vera e propria beffa, per aver respirato amianto e aver cercato di evitare questa ulteriore esposizione, perché malato di asbestosi. Respiriamo per vivere, non per morire. E poi paghiamo per aver respirato amianto, perchè qualcuno ha deciso cosa, come e quando. Antonio Dal Cin Vittima del dovereLA SENTENZA:https://www.giustizia-amministrativa.it/portale/pages/istituzionale/visualizza?nodeRef=&schema=tar_rm&nrg=201209826&nomeFile=202006607_01.html&subDir=ProvvedimentiCaso Dal Cin: Ezio Bonanni ricorre al TAR – ONA Notiziario (onanotiziarioamianto.it)https://onanotiziarioamianto.it/caso-dal-cin-lavvocato-ezio-bonanni-ricorre-al-tar/Caso Dal Cin: il ricorso al T.A.R. Lazio respinto. Io, Vittima del Dovere, condannato a morte due volte. Caso Dal Cin: il ricorso al T.A.R. Lazio respinto. – Il Quotidiano d’Italia (ilquotidianoditalia.it) https://ilquotidianoditalia.it/caso-dal-cin-il-ricorso-al-tar-lazio-respinto