Siamo giunti al momento della riapertura generalizzata. Dopo mesi di lockdown, è nuovamente consentito spostarsi da una regione all’altra, per qualsiasi motivo. E senza autocertificazioni o altri documenti.

Un sondaggio dell’istituto EumetraMR (effettuato interrogando un campione rappresentativo della popolazione adulta, per conto della trasmissione «Quarta Repubblica», condotta da Nicola Porro) rivela come la grandissima maggioranza degli abitanti delle regioni meridionali avrebbe preferito che la Lombardia non venisse riaperta e ai suoi cittadini fosse, almeno ancora per un po’, vietato di muoversi liberamente. Esprime questa opinione il 79 per cento. Ma anche gli abitanti del Centro si pongono sulle stesse posizioni, con una percentuale sostanzialmente analoga, pari al 78. C’è del sentimento antilombardo in queste risposte? Alcuni osservatori sostengono di sì, sottolineando l’esistenza di invidia e ostilità nei confronti del Nord. Ma se fosse solo una sana voglia di volersi proteggere? Anche la Grecia ha fatto la stesso e nessuno si è mai sognato di dire che gli ellenici fossero anti-polentoni. Anzi. Ancora una volta, insomma, emerge l’anima vittimista del Nord che ha sempre ottenuto i maggiori vantaggi dall’Unità ma ha dato poco al Mezzogiorno, soprattutto dal punto di vista dello sviluppo. Ora, forse, vorrebbe distribuire un po’ di virus e si lamenta se il Sud risponde con un “no grazie”, invocando l’unità del Paese. Un bel paradosso, non trovate?