Idee, proposte ed anche soluzioni progettuali già strutturate per il mondo post Covid-19. Sono raccolte nel “Libro bianco della ricerca” (già scaricabile gratuitamente su www.unisob.na.it/librobiancodellaricerca), l’ultima iniziativa editoriale dell’Università Suor Orsola Benincasa di Napoli, sede di “Scienza Nuova”, un prestigioso Centro di Ricerca di ispirazione vichiana che da anni lavora alle sinergie tra scienze umane e nuove tecnologie.
Due mesi di lavoro (esattamente quelli del lockdown) da parte dei ricercatori e dei docenti del Suor Orsola per offrire, come spiega il Rettore Lucio d’Alessandro, “una sorta di “catalogo” delle nuove progettualità di ricerca per affrontare i problemi generati dalla frattura sociale, epistemologica e sistemica senza precedenti per la contemporaneità innescata dall’emergenza sanitaria da Coronavirus”
La presentazione del volume in anteprima nazionale si svolgerà giovedì 11 giugno alle ore 15.30 sulla piattaforma Hangouts Meet di Google e in diretta streaming su www.facebook.com/unisob alla presenza di Filippo de Rossi, coordinatore del settore ricerca della Segreteria tecnica del Ministro dell’Università e della Ricerca e Rettore emerito dell’Università degli Studi del Sannio.
Una presentazione che sarà strutturata come un dialogo aperto tra presente e futuro, tra problemi e soluzioni con tre giornaliste (Mirella Armiero, Mariagiovanna Capone e Conchita Sannino) che hanno seguito da vicino e da angolazioni diverse l’emergenza Covid-19 chiamate ad ‘intervistare’ i tre direttori dei Dipartimenti del Suor Orsola sui nuovi scenari del mondo post pandemia in diversi settori: dal diritto alla formazione, dai beni culturali all’economia.
“Diritto e diritti a distanza e nel distanziamento sociale” è il grande tema di indagine delle ricerche raccolte dal Dipartimento di Scienze giuridiche dell’Università Suor Orsola Benincasa, guidato dal costituzionalista Tommaso Edoardo Frosini. Privacy e informazione uno dei temi specifici della ricerca che sarà illustrato dal direttore del Research Centre of European Private Law, Lucilla Gatt.
“I nuovi modelli didattici e le emergenze educative. Scuola e Università post Covid-19” è l’ambito di indagine scientifica del lavoro del Dipartimento di Scienze formative, psicologiche e della comunicazione diretto da Enricomaria Corbi, che ha approfondito in particolare anche le conseguenze della pandemia sulla psicologia umana. Nadia Gamboz, presidente del Corso di laurea magistrale in Psicologia del Suor Orsola, dedicato a “Human resources, cognitive ergonomics and cognitive neuroscience”, illustrerà le soluzioni progettuali della ricerca al rischio psicopatologico e alle conseguenze dell’esperienza del lockdown per gli adolescenti.
Così come da tradizione ormai quasi trentennale dell’Università Suor Orsola Benincasa, che nel 1992 è stato tra i primi Atenei italiani a fondare uno specifico settore formativo dedicato ai beni culturali, uno dei temi di indagine più approfonditi dal “Libro bianco della Ricerca” è quello sui nuovi modelli di fruizione del patrimonio culturale. La digitalizzazione del patrimonio letterario e le nuove frontiere della ricerca archeologica saranno alcuni dei temi di discussione con il direttore del Dipartimento di Scienze umanistiche del Suor Orsola, Paola Villani.
Allo storico dell’arte Pierluigi Leone de Castris, direttore della Scuola di Specializzazione in beni storico artistici dell’Ateneo, spetterà il compito di illustrare una delle tante proposte progettuali già contenute nel libro sul tema delle nuove tecnologie applicate ai beni culturali: un progetto di valorizzazione ‘immersiva’ di uno degli scrigni più rari della Napoli del Rinascimento, la Cappella di Santa Maria dei Pignatelli, rinata proprio grazie all’impegno del Suor Orsola dopo oltre 50 anni di inspiegabile ‘lockdown’.
“Le numerose soluzioni progettuali contenute in questo libro – evidenzia il Rettore del Suor Orsola, Lucio d’Alessandro, vicepresidente della Conferenza dei Rettori delle Università Italiane – sono la dimostrazione concreta della straordinaria risposta del sistema universitario italiano all’emergenza sanitaria che stiamo vivendo. Una risposta che è stata pronta ed efficace non solo sul piano della didattica che ha saputo immediatamente trasformarsi ed adattarsi alle nuove esigenze di distanziamento ma anche sul piano della ricerca applicata che non si è mai fermata e si è anzi intensificata aprendo nuovi orizzonti di indagine e dando subito risposte concrete alle nuove emergenze sociali ed economiche”.