Ci sono anche un assessore della giunta Musumeci, l’ex governatore Totò Cuffaro e un deputato leghista tra gli 87 rinvii a giudizio nell’inchiesta siciliana “Voto connection” sulle ultime elezioni regionali guidata dal pm di Termini Imerese Annadomenica Gallucci. I reati contestati vanno dal voto di scambio all’attentato ai diritti politici e riguardano sindaci, avvocati, onorevoli e semplici cittadini che avrebbero venduto il proprio voto in cambio di un posto di lavo ro. Tra i rinviati a giudizio c’è Alessandro Pagano, ex Pdl oggi alla Camera con la Lega.
Totò Cuffaro, secondo l’accusa, sarebbe invece intervenuto in sostenendo il candidato Filippo Tripoli, che non riuscì a centrare l’elezione all’Ars, ma che pochi mesi fa è diventato il nuovo sindaco di Bagheria. All’assessore Salvatore Cordaro, invece, i pm contestano l’assunzione di un corriere che avrebbe “portato voti” all’allora candidato alle comunali di Termini Imerese Francesco Giunta. Nei guai anche il capogruppo all’Ars del movimento del governatore, Alessandro Aricò, che avrebbe invece promesso l’assunzione di un tirocinante presso il “centro Salus”, per 500 euro al mese, in cambio del sostegno alle ultime elezioni regionali. L’udienza preliminare è stata fissata il 4 dicembre di fronte al gup Claudio Bencivinni.