Rifiuti, cumuli di foglie secche con cartacce, bottiglie di vetro e di plastica, sacchetti, gettati nei prati, il terrazzo sopra il caffè letterario con l’acqua della fontana putrida e immondizia sparsa ovunque. Così oggi, ma anche nei giorni scorsi, si presentava villa ”Gaetano Costa”, a Palermo, il giardino pubblico più volte al centro di polemiche per la gestione dei privati, alle famiglie con bambini e ai tanti visitatori che guardavano allibiti i prati coperti da rami di palma secchi, il cestino portarifiuti di ghisa cui è stato divelto il coperchio, un altro cestino di plastica gettato nel prato, foglie e fusti di banano per terra e soprattutto un’area dietro l’immobile che ospita il ristorante-biblioteca piena di materiale di legno e ferro pericoloso soprattutto per i bambini. Molti cittadini stamane commentavano un pò arrabbiati lo spettacolo dello spazio verde tra viale Lazio e viale Campania molto frequentato da studenti, proprietari di cani, mamme con bimbi. ”La parte dietro l’entrata del ristorante sembra una discarica – dice una donna con due figli – un posto tenuto così è infrequentabile. Ed è anche pericoloso: i rami di palma secchi e appuntiti possono causare ferite. Ci sono cumuli di foglie alti decine di centimetri che possono nascondere vetri rotti o altre cose pericolose perchè non li rimuovono?”.