Situazione drastica per i beni culturali di Lecce. A lanciare l’allarme, la Curia Lecceseche ha sottoposto all’attenzione del sindaco Paolo Perrone, una relazione stilata dall’architetto Giuseppe Fiorillo, il quale descrive la grave situazione di degrado in cui vertono Sant’Anna, Santa Teresa, il Duomo e Santa Maria delle Grazie. Per questi edifici occorrono interventi immediati da finanziare con oltre cinque milioni di euro, soldi che l’arcidiocesi non sa dove reperire. Lo scopo è quello di “curare” i monumenti in tempi quasi da record, in previsione anche del fatto che Lecce è candidata a diventare capitale della cultura europea nel 2019. «È necessario intervenire con urgenza – osserva Giuseppe Fiorillo – altrimenti cosa faremo vedere ai visitatori?».
Per l’architetto Giovanna Cacudi, responsabile del procedimento per la verifica dei danni subiti, dalla basilica con i crolli dei decori verificatisi sin dal 2011,gli interventi dureranno almeno tre anni costringendo la copertura della sontuosa facciata della chiesa dovrà, per forza di cose, rimanere ingabbiata dietro impalcature e teli. La situazione delle altre chiese è da bollino rosso, a partire da Sant’Anna interessata da gravi problemi di infiltrazioni d’acqua, Santa Teresa ha l’aula lesionata, il Duomo e Santa Maria delle Grazie hanno problemi di infiltrazioni, mentre alle Alcantarine si sono riscontrate lesioni e infiltrazioni di umidità sulla navata centrale. Intanto l’Arcivescovo appare seriamente preoccupato e non manca di informarsi continuamente sulla situazione. “Noi abbiamo fatto tutto il possibile – spiega Fiorillo- chiedendo finanziamenti per le vie tradizionali, attraverso la Cei e la Presidenza del Consiglio, che non sono arrivati. Ora speriamo in questa sinergia con il Comune»