Il produttore di birra giapponese Asahi formalizzera’ la settimana prossima un’offerta d’acquisto per Peroni e Groschl, due marchi facenti parte dell’impero SabMiller. E’ quanto riporta il quotidiano nipponico Yomiuri. La britannica SabMiller e’ in procinto di essere acquistata dalla belga Anheuser-Busch InBev, in una fusione da oltre 100 miliardi di dollari che passera’ agli annali come una delle maggiori della storia, e intende quindi cedere alcune delle proprie controllate europee per evitare problemi con l’antitrust di Bruxelles.

Secondo fonti industriali, verranno dismessi il gruppo italiano e quello olandese in virtu’ delle dimensioni relativamente piccole e del forte radicamento nei rispettivi mercati nazionali, che rendono le aziende piu’ appetibili per i potenziali acquirenti. Sulla base degli Ebitda (utili al lordo di tasse, interessi, deprezzamento e ammortamenti) dichiarati dalle due societa’, il valore di mercato complessivo di Peroni e Groschl e’ pari a circa due miliardi di dollari.

Asahi, riporta Yomiuri, sarebbe pronta a mettere sul piatto 3,4 miliardi di dollari, una cifra che renderebbe l’acquisizione la maggiore mai compiuta da una societa’ giapponese nel settore delle bevande, superando i 3,3 miliardi di dollari con i quali Kirin Holdings si era aggiudicata nel 2009 l’australiana Lion Nathan. Peroni fu fondata nel 1846 a Vigevano da Francesco Peroni e venne rilevata nel maggio 2003 da SabMiller, che ne acquisto’ un iniziale 60% per 246 milioni di dollari per poi salire al 99,8% nel febbraio 2005. L’arrivo nella scuderia SabMiller ha consentito a Peroni di espandere la sua presenza all’estero, soprattutto grazie al marchio premium Nastro Azzurro. Dei 4,8 milioni di ettolitri di birra prodotti da Peroni (con orzo coltivato al 70% in Italia) ogni anno ben 1,3 milioni vengono venduti oltreconfine.