MASSIMO PAOLUCCI – Fondi Ue, il governo smetta di tagliare risorse
Sprofondo Sud. Il reddito pro capite medio del Nord è 33 mila euro. Quello del Sud è la metà, poco meno di 17.000, quasi quanto quello della Grecia, di poco superiore a 16 mila euro. Se a questo aggiungiamo che, su 276 Regioni europee, la Campania è ultima, insieme ad una regione bulgara e a una rumena, per l’attuazione delle politiche di coesione e quindi per l’efficienza del suo governo regionale.
Il governo fa bene a punire le Regioni inadempienti: del 20 % assegnati nel ciclo 2007/2013 a Campania, Calabria e Sicilia, solo 8 sono stati investiti. Ma deve farlo commissariandone la spesa, avocando a sé gli interventi, non – com’è stato fatto – tagliando il cofinanziamento a Campania e Calabria dal 50 al 25%. E’ sbagliato anche spostare risorse verso altri capitoli. E’ sbagliato sottrarre risorse ai territori. Quindi Renzi deve rimettere al suo posto i 4 miliardi tolti dai fondi di coesione.
E’ fondamentale poi ch ei fondi Ue siano aggiuntive non sostitutivi, altrimenti rischiamo di fare le stazioni delle metropolitane per i fondi Ue e poi di non avere treni perché il governo taglia i fondi su questo capitolo.
Il Mattino, 25 febbraio 2015.
AMEDEO LEPORE – Mezzogiorno, meglio unificare le competenze – Il primo articolo della legge di stabilità 2015… introduce la cabina di regia incaricata di definire specifici piani operativi per l’utilizzo del Fondo per lo sviluppo e la coesione (ex Fondo per aree sottoutilizzate) e non per altri scopi… La procedura burocratica è assai macchinosa…
L’aspetto più preoccupante di questa norma, tuttavia, sta nella moltiplicazione delle teste che devono operare sul corpo unitario dei fondi europei e delle quote di cofinanziamento nazionale. Sono ben quattro: Agenzia per la Coesione Territoriale, il Dipartimento per lo sviluppo economico e la Coesione economica, Invitalia e la nuova cabina di regia, con compiti a volte diversificati, a volte sovrapposti, e volte non del tutto chiari…
(Meglio) l’unificazione in un unico ministero, che si occupi di coesione, sviluppo e affari regionali, affidando alla sola Agenzia per la Coesione il compito di gestire – e non semplicemente monitorare – i fondi europei e nazionali.
Il Mattino, 25 febbraio 2015.
MASSIMO D’ALEMA – Sud, c’è disinteresse. Passi indietro sui fondi europei – Potrà servire un ministro del Mezzogiorno, come annunciato da Renzi? “Rispetto al disinteresse di questi mesi potrebbe essere una novità, certo non risolutiva, ma che può contribuire a far uscire la questione meridionale da una condizione di marginalità. Avere annunciato la nomina è forse l’indice che c’è la consapevolezza che le cose non vanno. Speriamo che adesso seguano i fatti”.
Il Mattino, 26 febbraio 2015.
A cura di Marco Capozzi