scuolaCon la fine della scuola, le vacanze scolastiche sono un’occasione di  svago, libertà  e tempo libero, ma anche un importante momento maturativo e di crescita per bambini e ragazzi: spesso sono più visibili i cambiamenti dopo i due mesi estivi, di quelli che avvengono nei  dieci mesi di studio.

La scuola è il luogo della formazione culturale, dell’educazione civica, delle regole, dello stare insieme, delle conoscenze e della trasmissione dei valori su cui si basa una società. L ‘estate è il tempo della formazione e dell’esperienza individuale, della creatività, dell’uscita dai recinti quotidiani, del sognare, viaggiare, conoscere.   Questo sin dalla tenerissima età se si ha la possibilità di viaggiare con i genitori; oppure dai dieci dodici anni con i campi residenziali estivi, in cui si sperimentano autonomia e  separazione prolungata dalla vita familiare; o, ancora più avanti  dai quindici anni con i college all’estero o gli Inter Rail “fai date”.

In questo senso, viaggiare è come la scuola,  dovrebbe essere obbligatorio e  darne  a tutti la possibilità.  Conoscere  altre genti, altri luoghi, altre lingue, altri  cibi e abitudini,  è una grande palestra e un allenamento per la mente: un vero e proprio vaccino  psicologico e socio culturale per l’apertura (di se stesso) e  la tolleranza (verso gli altri). Ma chiaramente non ci sono solo i viaggi.  In questi ultimi anni, anche per chi resta in città non mancano stimoli e iniziative  culturali (musica, teatro, arte, cinema),  di aggregazione e socializzazione. Napoli è una città d’arte e di storia, e per i più piccoli e i ragazzi, poter dedicare tempo alla conoscenza della propria città, è come fare un viaggio nel tempo e nelle culture.

Aumentano i campi estivi in città (ma non sono mai abbastanza), e lo sviluppo del turismo in questi ultimi anni, fa in modo che persone di altri popoli e culture, si incontrino sempre più spesso nelle nostre attività quotidiana.  Insomma, il momento delle vacanze scolastiche   “non è improduttivo o demolitore delle  conoscenze acquisite sui banchi di scuola, ma un tempo fertile,utile a facilitare a tutti gli effetti lo sviluppo della persona nella sua multidimensionalità” (come sostenuto dall’Ordine degli  Psicologi dell’Emilia Romagna).

Semplici consigli per i genitori: allentare le regole e rompere la routine  quotidiana; tollerare piccole trasgressioni e  favorire l’autonomia  con le diverse iniziative a disposizione;  vedere il lato buono dell’ozio e della creatività, ma soprattutto essere più accessibili per i propri figli, condividendo con loro maggiore tempo e attività, ed allentare  il formalismo  dei doveri quotidiani,  lasciando spazio all’affettività.

Di Antonio Pitoni

Antonio Pitoni, Psicologo Psicoterapeuta, in servizio presso l’Unità Operativa di Salute Mentale della ASLna3sud, è Giudice Onorario presso il Tribunale per i minorenni di Napoli, ed è CTU per il Tribunale di Napoli. Ha svolto e svolge attività di formazione, è autore di pubblicazioni, ed è stato relatore in numerosi convegni e seminari. A Napoli esercita attività di psicoterapeuta e di consulente per la psicologia in ambito giuridico (separazioni, affidamenti, ecc.).