Ora gli occhi sono puntati sul blog di Beppe Grillo o, in subordine, sulla segreteria dell’anagrafe patrimoniale del Senato dove il leader del Movimento 5 Stelle dovrà depositare la dichiarazione dei redditi. A chiederla, a lui come agli altri leader che non lo avessero ancora fatto, è la circolare firmata dalla seconda carica dello Stato e legittimata dalle nuove norme sul finanziamento pubblico. “Si informa che coloro i quali, nell’ambito del partito o movimento politico, svolgono le funzioni di tesoriere (o funzioni analoghe), oppure di responsabile o rappresentante nazionale, di componente dell’organo di direzione politica nazionale, di presidente di organi nazionali deliberativi o di garanzia, dovranno depositare la seguente documentazione: una dichiarazione concernente la situazione patrimoniale; copia dell’ultima dichiarazione dei redditi” scrive Grasso nella circolare firmata il 3 giugno scorso dopo che sollecitazioni in questo senso erano giunte dal tesoriere di Sel, Sergio Boccaduri. Grillo – aveva scritto mesi fa Boccaduri al presidente del Senato – ha la rappresentanza politica e giuridica dell’Associazione “Movimento 5 Stelle” e, sempre da statuto, gli compete, in veste di presidente, la responsabilità dell’amministrazione e della gestione di ‘eventuali’ fondi dell’Associazione, il che varrebbe ad assimilare la sua funzione a quella di tesoriere. Di qui la richiesta ai sensi della legge sul finanziamento dei partiti del 1982 e del 2012 di depositare la documentazione che, avverte la circolare di Palazzo Madama, sarà pubblicata nel tradizionale formato cartaceo consultabile in loco (gli uffici al sesto piano del Palazzo della Sapienza, in corso Rinascimento) e diffuso on line sul sito del Parlamento.