Caos ieri al Senato al momento di votare, a scrutinio segreto, il presidente della commissione Affari costituzionali. Il centrista di Ap, Salvatore Torrisi, è stato eletto a sorpresa presidente al posto del candidato dei dem, Giorgio Pagliari. A ribaltare l’esito del voto, sei franchi tiratori (due i bersaniani di Mdp) assieme alle opposizioni. La parte renziana del Pd non l’ha presa bene e ha subito parlato di «vulnus gravissimo nella maggioranza» e di «patto di lealtà venuto meno tra alleati di governo», puntando il dito contro i bersaniani di Mdp e i centristi di Ap. Poi, il presidente reggente dei dem, Matteo Orfini, ha chiesto un incontro al presidente Sergio Mattarella. Furente la reazione dell’ex segretario Matteo Renzi: un blitz studiato a tavolino. «Temo che si voglia andare alle elezioni con questa legge elettorale perché ha i capilista bloccati. Il che vorrebbe dire larghe intese o instabilità. E io non voglio né l’una né l’altra cosa». E’ preoccupato, il ministro della Giustizia Andrea Orlando, dopo il blitz in commissione Affari Costituzionali.