La Major League Soccer, la lega professionistica del calcio made in Usa, starebbe discutendo con Google, il motore di ricerca sul web più grande del mondo, il lancio di un canale YouTube a pagamento per la trasmissione in diretta delle partite di campionato. La notizia, se confermata, è una di quelle che potrebbe avviare una nuova era nel campo dei diritti televisivi. L’obiettivo sarebbe quello di sfruttare in particolare un’audience sempre più presente sul web e il boom delle Smart TV (il cui mercato nel 2015 coprirà il 55% delle vendite mondiali di nuove televisioni) con inclusa la possibilità di vedere YouTube dal divano di casa. La MLS e YouTube hanno un accordo di partnership che risale al 2007, con un MLS Channel già esistente sulla piattaforma di Google. Come per l’Italia e per la Premier League, il tema dei diritti televisivi è sempre quello che attira maggior interesse nello sport business, visto il peso delle TV nei bilanci di squadre e Federazioni calcistiche. Lo stesso vale negli Stati Uniti, dove il soccer continua a crescere con regolarità, con la MLS (Major League Soccer) che si avvia alla sua diciannovesima stagione e la Nazionale USA che ormai non manca un Mondiale dal 1990. L’attuale sistema collettivo dei diritti TV negli Stati Uniti è stato ceduto dalla MLS a ESPN, NBC Sports Network, e al canale ispanico UniMas, e scadrà nel 2014. Sono invece gestiti direttamente dalle franchigie MLS i diritti a livello locale.
La MLS punta almeno a raddoppiare l’attuale contratto del valore di 30 milioni di dollari annui, puntando sulla crescita continua di interesse da parte del pubblico e l’ingresso di nuove squadre nel 2015 a partire dall’Orlando City e, principalmente, del New York City FC, franchigia risultato di una joint venture tra la proprietà del Manchester City e quella dei New York Yankees. Inoltre, a parte quello della NBA nel 2016, quello della MLS è l’unico contratto TV in scadenza negli USA sino al 2020, e nonostante un’audience televisiva non altissima, la media presenze negli stadi MLS (18.608 spettatori a partita) ha superato quella dei NBA (17.274) e National Hockey League (17.721). Oltre ai vari network, ad aumentare la concorrenza per i diritti televisivi del calcio USA potrebbero però essere due dei maggiori player del web quali Apple – di cui a gennaio 2012 si era parlato di un’offerta per i diritti TV della Premier League – e Google, con il gigante di Mountain View in pole position. Ed è di qualche settimana fa fa l’anticipazione del giornale Billboard del lancio da parte di Google di un servizio di video on-demand.
“E’ importante, molto importante, per la Major League Soccer assicurarsi un accordo di vendita dei diritti TV che sottolinei la sua crescita”, ha dichiarato recentemente David M. Carter, Executive Director del Marshall Sports Business Institute della University of Southern California. “Ed ogni volta anche ci sono molti player per un’asta, ci sono anche tecnologie emergenti, e sembra esserci un appetite insaziabile per l’intrattenimento dal vivo, che fa presagire il meglio per il mondo dello sport”.