Non si fidano le famiglie italiane dei vaccini. Anzi, quattro genitori su dieci hanno paura degli effetti collaterali indotti dai vaccini: paura della febbre, di una reazione allergica, delle convulsioni; ma anche che il vaccino possa favorire l’autismo, malattie autoimmuni, patologie neurologiche o perfino tumori. Lo dimostra un’indagine condotta dall’Osservatorio Nazionale sulla salute dell’infanzia e dell’adolescenza (Paidoss) per valutare l’atteggiamento di pediatri e famiglie nei confronti dei vaccini, presentata in anteprima durante il 1? Forum Internazionale dell’infanzia, dell’adolescenza e della famiglia, aNapoli dal 25 al 27 settembre.
I genitori cadono preda di timori il piu’ delle volte infondati, dando credito a una delle tante leggende metropolitane sull’argomento che circolano sul web o nel passaparola fra mamme. Il 23 per cento dei genitori teme che gli effetti immediati dei vaccini possano essere rischiosi, un altro 18 per cento preferisce evitarli ritenendo probabili conseguenze negative per il futuro dei propri figli: L’indagine svela anche che i genitori temono moltissimo malattie come la meningite o l’epatite A, ma pochi sanno che esistono vaccini che potrebbero proteggere i loro figli da queste minacce. La maggioranza fa affidamento al consiglio del pediatra, che in oltre il 90 per cento dei casi raccomanda i vaccini, tuttavia all’atto pratico non molti scelgono la via della prevenzione: il 60 per cento sceglie il vaccino per morbillo, parotite e rosolia, ma solo uno su due vaccina i figli contro lo pneumococco e meno di uno su tre per il meningococco C. Ancora piu’ disattesa l’antinfluenzale, scelta da appena il 10% dei genitori nonostante ormai in diversi Paesi, ad esempio il Regno Unito, se ne raccomandi l’opportunita’ anche per i piccoli in eta’ scolare che non hanno fattori di rischio