Avrebbe organizzato tutto lui, partecipando personalmente gli assalti e ricoprendo un ruolo decisivo. Sotto accusa finisce Marco Piovella che, per il Giudice delle indagini preliminari di Milano, sarebbe la mente dietro gli scontri che hanno insanguinato i minuti precedenti la partita Inter-Napoli. Leader dei Boys, uno dei gruppi della curva nerazzurra, imprenditore e designer ma anche irriducibile ultra, si era già presentato in Questura domenica. Ma non aveva convinto i magistrati. Domani nuovo interrogatorio, con l’accusa di rissa e lesioni aggravate. In quell’occasione potrebbe dare la sua versione dei fatti.

Per i magistrati che indagano sull’assalto, si tratta di un soggetto “pericoloso e reticente”, con un potere enorme tra tifosi. Tanto da influenzare le dichiarazioni degli altri Ultras agli inquirenti. Anche se è stato proprio uno di loro ad indicare Piovella come l’organizzatore di tutto, spiegando come ha funzionato la catena di comando, gli ordini che ha ricevuto e dove hanno recuperato armi, bastoni e spranghe impiegati nel blitz.

Resta ancora da individuare l’autista del SUV che ha investito e ucciso Daniele Belardinelli: le telecamere della zona non hanno inquadrato il momento della morte del tifoso. Proprio Piovella, nelle dichiarazioni rese domenica, ha parlato di un’auto scura che ha lentamente schiacciato l’uomo.