Battesimo ufficiale del network nazionale degli Sportelli per l’imprenditorialità giovanile. Si tratta di una iniziativa delle Camere di commercio, che mettono a disposizione un servizio gratuito dedicato ai giovani che vogliono creare una nuova impresa, con un’offerta mirata e integrata di attività di orientamento, formazione, assistenza, accompagnamento e supporto, anche favorendo l’accesso a strumenti di credito e microcredito o agli incentivi pubblici nazionali e regionali. Tra il 2012 e il 2013 sono infatti quasi 71mila in più le imprese guidate da giovani under 35, con una crescita pari al 10,48%. I dati parlano di poco meno di 653mila imprese, oltre 130mila iscrizioni anche in un 2013 di crisi, un tasso di crescita del 10,48% (pari a circa 71mila imprese giovanili in più rispetto al 2012) e un’incidenza sul totale del sistema produttivo che sfiora l’11%. Questa la fotografia dell’impresa giovanile scattata dall’Osservatorio di Unioncamere, dalla quale emerge un universo in grande movimento da Nord al Sud del Paese. La voglia di fare impresa dei giovani è numericamente più elevata in alcune delle regioni ad alto tasso di imprenditorialità (oltre 9mila quelle create in più nel 2013 in Lombardia, Lazio e Campania), ma assume connotati di intensa dinamicità anche in regioni più piccole.
Sono le regioni del Mezzogiorno, tuttavia, quelle nelle quali l’impresa sembra rappresentare un’alternativa al lavoro dipendente per chi ha meno di 35 anni. In Calabria, Campania e Sicilia, la pattuglia dei giovani capitani d’impresa supera o sfiora il 15% del totale delle attività presenti sul territorio, in Puglia raggiunge il 13%, nel Molise e in Basilicata sfiora il 12%. Sebbene il 73% delle imprese giovanili abbia la forma giuridica più semplice di ditta individuale, in sensibile crescita appaiono le più strutturate società di capitali: supera le 18mila unità il saldo tra iscrizioni e cessazioni nel 2013 per questa forma giuridica, con un tasso di crescita pari quasi al 20%. Commercio, Costruzioni e Attività di alloggio e ristorazione concentrano il maggior numero di attività gestite da giovani imprenditori, ma, i capitani d’impresa under 35 raggiungono quasi il 15% delle imprese registrate negli Altri servizi ed entrano in percentuali più consistenti nel noleggio, agenzie di viaggio e servizi di supporto alle imprese e nelle Attività finanziarie e assicurative.
Il Network degli Sportelli per il sostegno all’autoimprenditorialità giovanile è “un contributo concreto e fattivo che Unioncamere e le Camere di commercio italiane sono pronte a mettere a disposizione per il rilancio dell’occupazione giovanile” sottolinea il presidente di Unioncamere, Ferruccio Dardanello. Lunghissima, del resto, l’esperienza maturata “sul campo” dalle Camere di commercio che si sono dotate da tempo, per quanto concerne i servizi per l’imprenditorialità, di un proprio “modello operativo”, organizzato a rete e che coinvolge in modo pressoché omogeneo tutte le realtà territoriali conosciuto come “Servizio nuove imprese” o “Punto nuova impresa”.
Inoltre, dal 2012, Unioncamere ha promosso e sostenuto lo sviluppo di una rete di sportelli del sistema camerale per la formazione, l’imprenditorialità, il lavoro e l’orientamento. Questa iniziativa ha portato anche alla creazione ed apertura del portale FILO (www.filo.unioncamere.it), nel quale è presente un focus specifico diretto a chi vuole “mettersi in proprio”. Più precisamente, gli Sportelli camerali per l’Autoimprenditorialità giovanile potranno operare in partnership e in raccordo con gli altri soggetti delle reti territoriali per i servizi d’istruzione, formazione e lavoro, svolgendo la funzione di punti di servizio all’utenza nelle varie realtà territoriali.