di Marina Di Muzio*
Oggi, per un giorno, le agricoltrici incroceranno simbolicamente le braccia. Un gesto di “protesta silenziosa”, un segnale per ricevere attenzione. Sul sito della nostra Organizzazione, sui social network, organizzativi e personali, appariranno le foto di imprenditrici a braccia incrociate. Quel giorno si celebra la giornata mondiale della donna rurale, nata proprio per rimarcare il ruolo delle donne nella produzione alimentare nel mondo e, contemporaneamente, le condizioni di difficoltà in cui spesso sono costrette ad agire.
Nonostante tutti concordino sulla necessità di una sempre più consistente presenza femminile nell’economia, l’apporto delle donne al mondo produttivo, e non solo, continua ad essere sottovalutato. Sembra impensabile che nel terzo millennio, non esclusivamente nei Paesi in via di sviluppo, ancora esistano problemi di empowerment femminile, di accesso alle risorse economiche, di diritto all’istruzione, di parità e di potere politico. Più di un quarto della popolazione mondiale è costituito dalle donne rurali e grazie al loro impegno l’agricoltura ha contribuito in modo significativo alla crescita economica, sociale e culturale delle aree rurali. Secondo la FAO più di 100 milioni di persone potrebbero uscire dallo stato di povertà se le donne avessero le stesse opportunità di accesso alle risorse produttive degli uomini.
La produttività delle fattorie gestite da donne aumenterebbe del 30%. Il numero di persone affamate si ridurrebbe 17 % e almeno 150 milioni di individui migliorerebbero le loro condizioni di vita. Confagricoltura Donna s’impegna, e continuerà a farlo perché ci sia una sempre più consistente presenza femminile a partire proprio dal mondo agricolo italiano, dove un’azienda su tre è condotta da una donna. Per questo abbiamo incrociato le braccia: occorre pensare ed agire in modo nuovo e le donne di Confagricoltura lo fanno da tempo. Donne istruite, capaci di rappresentarsi a tutti i livelli, sono una necessità oltre che un’opportunità per l’intera società.
*Presidente di Confagricoltura Donna